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    Pippo Russo: Inter, o la va o la spacca

    Pippo Russo: Inter, o la va o la spacca

    Prosegue la nostra analisi dedicata all’impatto del calciomercato sui club della serie A. Quanto sono stati impiegati i nuovi arrivati? E qual è la diversa propensione di ogni squadra a inserire le forze fresche? Oggi ci occupiamo di Carpi, Chievo, Inter, Sassuolo e Torino

    CARPI - È il club che ha maggiormente operato sul mercato in entrata: 18 acquisizioni per affrontare il primo campionato di A della propria storia. Ovvio che il Carpi si candidi al primato in materia di utilizzo dei nuovi acquisti. Le prime 7 giornate di campionato confermano che sarà difficile strappargli questo primato. Ben 16 i nuovi utilizzati, e fra questi tutti e tre i portieri. Che sono nuovi anch’essi, e viene da chiedersi se fra quelli che c’erano nella scorsa stagione non ce ne fosse nemmeno uno buono per fare il terzo. Ma si tratta di considerazioni personali, meglio passare alle cifre partendo proprio dagli uomini di porta: 4 presenze per Brkic, 3 per Benussi e 1 per Belec. Il totale fa 8 su 7 partite, perché nella gara contro il Napoli un infortunio ha messo fuori causa Benussi dopo 29 minuti lasciando spazio a Brkic. Riguardo ai minuti collezionati, le cifre dicono 331 per Brkic, 209 per Benussi e 90 per Belec. A guidare la graduatoria delle presenze sono Gabriel Silva e Matos, che hanno fatto 7 su 7. L’ex Udinese ha addirittura disputato tutti i 630 minuti di campionato, mentre l’attaccante ne ha collezionati 595. A 6 presenze troviamo Bubnjic (540 minuti) e Fedele (595 minuti). A suo modo, fra i sempre presenti andrebbe considerato pure Zaccardo, che non era in forza al Carpi nelle prime due giornate ma poi ha giocato 5 gare su 5 e tutti i 450 minuti a disposizione. Anche Borriello ha giocato 5 gare totalizzando 297 minuti. Curioso il caso di Lazzari: ha giocato 6 gare, disputando per intero la prima a Marassi contro la Sampdoria, ma poi è stato impiegato soltanto per spezzoni di partita totalizzando 162 minuti. Costantemente impiegato Cofie (ex Chievo) da quando è arrivato: 4 partite e 326 minuti. Tre calciatori schierati nelle prime due giornate sono poi finiti fuori per infortunio: Marrone (2 gare e 180 minuti), Wilczek (2 gare e 99 minuti) e Spolli (1 gara e 90 minuti). Discorso diverso per Wallace, che ha totalizzato 107 minuti nelle prime 3 gare ma poi ha fatto solo panchina o tribuna, anche a causa di un atteggiamento da primadonna dopo la sostituzione nella gara contro l’Inter alla seconda di campionato. Un caso a parte è quello di Martinho, panchinaro fisso nelle prime 6 gare sotto la gestione Castori, e rilanciato da Sannino (che lo aveva avuto la scorsa stagione al Catania) in occasione della gara contro il Torino prima della sosta. Mai utilizzati l’argentino Iniguez e l’uruguayano Gino. Chissà se li vedremo mai in campo. Guardando ai saldi, i nuovi acquisti hanno occupato 63 impieghi su 98, il 64,2%. Ancora più alta la percentuale dei minuti giocati: 4669 su 6930, il 67.3%. 

    CHIEVO - Rispetto al Carpi, il club veronese rappresenta un caso di tenore opposto. Il tecnico Rolando Maran ha potuto lavorare su un’intelaiatura di squadra da cui era rimasto soddisfatto nello scorso campionato, sicché la strategia di mercato è stata quella di acquisire rinforzi mirati. Le cifre relative all’impiego dei nuovi acquisti rispecchiano questo atteggiamento. Dal mercato estivo sono arrivati due calciatori su cui il tecnico ha puntato da subito: l’esperto Gobbi, reduce dalla tristissima stagione del Parma, e l’argentino Castro, che Maran aveva allenato a Catania. E infatti i due risultano sempre presenti, e Castro sfiora il pieno di minuti: 623 su 630. Per quanto riguarda Gobbi, 6 partite intere e uno spezzone da subentrato che gli fanno accumulare 565 minuti. Probabile che un terzo titolare designato in sede di calciomercato fosse M’poku, che invece ha deluso nei primi 45 minuti di campionato a Empoli, e da quel momento in poi ha messo insieme soltanto due frammenti di gara per un totale di 62 minuti. Si è aperta così la strada per un titolare a sorpresa: Rigoni, entrato proprio nel secondo tempo della gara di Empoli e da allora sempre in campo, 5 volte da titolare e 3 per l’intera gara. I suoi minuti di gioco sono 478. Dietro questo terzetto troviamo Cacciatore, riserva molto utilizzata: 5 gare di cui due da titolare e una intera, per complessivi 195 minuti di gioco. L’esperto Pinzi, arrivato a fine mercato, ha già totalizzato 3 presenze e 129 minuti. A Inglese, giunto in estate dal Carpi, sono toccati 2 spezzoni di partita e 29 minuti. L’unico nuovo arrivo che non è mai stato utilizzato è il portiere di riserva Bressan. Per quanto riguarda i saldi, gli impieghi dei nuovi arrivati sono stati 34 su 98, il 34,6%. Ancor più bassa la quota dei minuti giocati: 2073 su 6930, il 29,9%. Fra le squadre della nostra serie A, il Chievo è certamente una fra quelle che sono andate sul mercato con l’idea di dare continuità a un disegno di squadra intervenendo soltanto su specifici punti. I risultati del campo stanno premiando.

    INTER - Parola d’ordine: Champions League a tutti i costi. Strategia scelta: un mercato molto impegnativo economicamente, seguendo la logica “o la va o la spacca”. Soltanto a fine campionato sapremo se ne sarà valsa la pena, ma intanto tocca valutare l’impatto di un mercato da rivoluzione fatta in fretta, con tutti gli equivoci e i problemi d’assemblaggio che ne derivano. Di sicuro l’Inter è stata condannata fin dall’inizio a essere un cantiere aperto, senza facoltà di avere un periodo di rodaggio per i nuovi. È dimostrazione di ciò il fatto che tre dei nuovi arrivati negli ultimi giorni di mercato (Felipe Melo, Perisic e Telles) sono anche fra i sempre presenti dalla terza giornata in poi, con 5 gare a testa e quote elevate di minuti. Felipe Melo ha addirittura fatto il pieno, disputando tutti i 450 minuti a disposizione. Perisic ne ha accumulati 416 partendo sempre da titolare, e Telles 382. Il più presente, con anche la più alta quota di minuti giocati, è Kondogbia: 6 gare e 462 minuti. Più perigliosa l’avventura nerazzurra della nuova coppia di difensori centrali. Murillo ha saltato due gare per infortunio, e nelle 5 disputate ha messo insieme 422 minuti. Miranda ne ha saltate 3 e mezza, due per infortunio e il resto a causa dell’espulsione rimediata contro la Fiorentina. I suoi minuti giocati sono 301. Discontinuo l’impiego di Jovetic, come del resto è prassi per il montenegrino: 5 partite di cui solo 3 da titolare e nessuna intera. Ha saltato le ultime due e ha cumulato 337 minuti in campo. Il recuperato Biabiany ha totalizzato 3 gare e 63 minuti, e il giovane albanese Manaj è stato in campo 4 minuti nella partita d’esordio contro l’Atalanta. E a questo punto ci sono i due dossier misteriosi: Ljajic, 2 gare per complessivi 59 minuti, e soprattutto Montoya, panchinaro fisso con 0 gare. Cosa non ha funzionato nella loro gestione? E chi li ha voluti? In presenza di un calciomercato che ha seguito una traiettoria così frenetica, il giudizio va tenuto in sospeso. Per quanto riguarda i saldi, gli impieghi dei nuovi acquisti interisti sono stati 41 su 98, il 41,8%. Quota quasi identica è quella dei minuti giocati: 2896 su 6930, il 41,7%.

    SASSUOLO - Volete un esempio di programmazione? Eccolo. Il Sassuolo è uno dei club che meno cambiano a ogni sessione di mercato. Programma gli acquisti che servono, li realizza per tempo senza affannarsi a cercare puntelli quando il campionato ha già celebrato le prime due giornate, e li utilizza in modo intensivo in un impianto di squadra collaudato da tre anni. E i risultati del campo premiano questa politica, dato che la squadra neroverde staziona nella prima metà della classifica e non sembra proprio doversi porre la permanenza in A come obiettivo stagionale. L’asticella si è spostata in alto. Aggiungiamo anche il fatto che la squadra di Eusebio Di Francesco è quella che utilizza più italiani, e il quadro delle condizioni virtuose si completa. Il Sassuolo ha preso in estate due giocatori per inserirli come titolari: Duncan e Defrel. E i due hanno giocato tutte e 7 le gare, sottoponendosi pure e in modo disciplinato al turnover. Delle 7 partite, Duncan ne ha giocate 6 da titolare e 4 per intero, mettendo insieme 502 minuti. Anche per Defrel 6 gare da titolare, di cui 3 per intero per 426 minuti giocati. Il club di Squinzi ha preso anche un buon giocatore di riserva, quasi un dodicesimo, pronto a essere impiegato con costanza: Politano, reduce da due buone stagioni in B al Pescara. E il ragazzo si è inserito benissimo, giocando tutte e 7 le gare. Nessuna per intero, ma già 4 da titolare con 331 minuti all’attivo. Altri tre nuovi arrivi sono in realtà giocatori rientrati alla base: Falcinelli (4 partite e 47 minuti), Laribi (2 gare e 29 minuti) e Ariaudo (1 gara e 45 minuti). Chiude la lista il giovane Pellegrini, arrivato dalla Roma e fin qui portato sempre in panchina senza essere utilizzato. Le cifre fatte segnare dai nuovi sono fra le più esigue del campionato. Gli impieghi sono 28 su 98, il 28,5%. Drasticamente più bassa la percentuale dei minuti giocati: 1380 su 6930, il 19,9%. La lezione impartita dal club neroverde al resto del campionato è quella secondo cui, fissati degli obiettivi, si va a cercare i pochi innesti che consentano alla squadra di migliorare. Il calciomercato non è una collezione di figurine o un collage di passaporti esotici.

    TORINO - Anche il club granata si segnala per un comportamento virtuoso in ambito di calciomercato. Sono 7 i calciatori arrivati in estate, e 6 quelli mandati in campo ma sempre in modo calibrato. In questo Ventura si conferma. La sua filosofia è quella di mantenere un impianto collaudato e inserire i nuovi per gradi. All’inizio della stagione, fra i nuovi, il tecnico granata ha battezzato due titolari: Baselli e Avelar. Il primo ha giocato le prime 6 gare mettendo insieme 497 minuti. Il secondo è stato messo out dopo un quarto d’ora della terza giornata da un infortunio, ma fin lì aveva disputato tutti i 195 minuti a disposizione. A sorpresa, il solo sempre presente fra i nuovi è Acquah: 7 presenze, molti spezzoni, due sole gare da titolare e una sola per intero, e 294 minuti all’attivo. Per Zappacosta e Belotti 4 gare a testa, per una quantità di minuti che è, rispettivamente, 188 e 159. Magari ci si sarebbe aspettati un impiego più costante di Belotti, e a questo punto si tratta di capire se l’allenatore voglia ancora calibrarne l’utilizzo o se non ne sia soddisfatto. Chiude la lista Obi con 2 presenze e 74 minuti. Solo panchina per Prcic, arrivato in chiusura di mercato. Il tasso d’impiego dei nuovi è addirittura più basso rispetto a quello fatto segnare dal Sassuolo: 26 su 98, corrispondente al 26,5%. Per quanto riguarda i minuti giocati siamo a 1407 su 6930, il 20,3%. Appena sopra la squadra emiliana.

    (2. continua)

    Pippo Russo
    @pippoevai


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