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Pippo Russo: i misteri dell'Inter di ET
Già, forse. Anche l’interista più governativo, quello del genere “right or wrong, my club”, farebbe bene a farsi venire qualche dubbio. Perché quando avvenne il cambio di proprietà si disse che il nuovo corso avrebbe portato una nuova cultura manageriale, capace di accoppiare successi sportivi e ottimizzazione economico-finanziaria. E invece nelle prime due stagioni di gestione Thohir sia i primi che la seconda si son guardati bene dal manifestarsi. E se riguardo ai risultati del campo si può accampare tutte le scuse del caso (a partire da un neofitismo duro a scrollarsi di dosso), non altrettanti si può dire per quello che riguarda i conti. Su questo piano ci si sarebbe aspettati altre performance. Invece il quadro è preoccupante. In estate noi di Calciomercato.com ci siamo soffermati sul fatto che il club nerazzurro abbia fatto un mercato d’azzardo, puntando forte sull’ingresso Champions League al termine di questa stagione (LEGGI QUI). Il risultato diventa ancora più obbligato, dopo la presentazione dei dati di bilancio. Quanto alla possibile rottura fra Thohir e Moratti, è uno spettacolo già visto. I due sono stati più volte sul punto di rompere i rapporti, salvo ritrovare la concordia quando necessario. Se mai questa dovesse essere la volta buona per sciogliere la ditta, sarebbe finalmente un passaggio chiarificatore. Altrettanto chiarificatori sono i dati evidenziati dagli amici di Calcio e Finanza (LEGGI QUI) e da Giovanni Capuano di Panorama (LEGGI QUI), relativi ai prestiti fatti da Thohir al club nerazzurro: 108 milioni “a titolo di finanziamento fruttifero”, con tassi d’interesse fra 8 e 9,5%. Al nostro ET quei prestiti hanno già fruttato 4,19 milioni. Un ottimo motivo per stare tranquillo. Alieno da tutte le preoccupazioni che attraversano la sfera dell’interismo, e in attesa del prossimo derby intra moenia.
Pippo Russo
@pippoevai