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Pippo, niente regalo a Simone. Napoli superiore, Garcia non sbaglia e ha un vero 9: Raspadori
IL DUBBIO SULL’1-0 - L’episodio che ha portato al gol del Napoli resta tuttavia un po’ controverso. L’azione si era spostata sul fianco sinistro della difesa salernitana e quando Olivera ha ricevuto la palla di ritorno da Di Lorenzo era probabilmente in fuorigioco, ma né il guardalinee Liberti né l’arbitro Rapuano hanno fermato il gioco, la palla è stata sì riconquistata da Legowski però in una zona ad alta densità napoletana (per questo un fischio ci stava bene), il ventenne polacco ha insistito nel tenerla nonostante la pressione di Anguissa, ha cercato di servire Dia che è stato anticipato da Lobotka, controllo e assist dello slovacco per Raspadori, diagonale destro sul secondo palo, Napoli in vantaggio dopo meno di un quarto d’ora.
SALERNITANA D’ATTACCO - Fino a quel momento la Salernitana stava giocando alla pari contro i campioni d’Italia. Inzaghi aveva scelto un assetto e un atteggiamento molto offensivi, due attaccanti centrali, Dia e Ikwuemesi, e due ali d’attacco, il giovane Tchaouna a destra e il meno giovane Candreva a sinistra, alla gara numero 478 in A, come Peruzzi, Del Piero e De Sisti, 23° posto nella classifica delle presenze di tutti i tempi: chapeau. Squadra esuberante, fisica e verticale, la Salernitana attaccava in velocità e lo faceva bene. Cedeva solo quando il Napoli tornava a palleggiare come nel campionato scorso. Durante il primo tempo è capitato un paio di volte e nel finale una bellissima azione nata da Kvaratskhelia, rifinita da Politano e conclusa da Raspadori non si è trasformata nel raddoppio solo per la deviazione in angolo di Ochoa. La squadra di Inzaghi non giocava con la pesantezza d’animo di chi è in fondo alla classifica, non era preoccupata, né timorosa e per questo in qualche momento il Napoli l’ha sofferta.
RASPADORI E’ CENTRAVANTI - Il Napoli è ripartito nel secondo tempo creando un paio di ottime occasioni, la prima con Raspadori (deviazione di Ochoa), la seconda con Politano (palo esterno, l’ottavo in campionato, primato assoluto in questa stagione). Il movimento di Raspadori ha messo in difficoltà la difesa di casa e, se per caso c’erano dei dubbi, la prestazione dell’ex Sassuolo ha fatto capire definitivamente che il suo ruolo è quello di centravanti: sei tiri di cui quattro in porta, gol compreso. Fra l’altro, per la prima volta da quando ha fatto il suo esordio in A (era il maggio del 2019) ha trovato il gol in 3 presenze di fila, considerando tutte le gare ufficiali. La Salernitana credeva nel pareggio, lo voleva così tanto da lasciare molto campo al Napoli che ha avuto un’altra possibilità per chiudere la partita ma la conclusione in piena area di Politano è stata deviata in angolo da Pirola: era un gol salvato.
LA DIFFERENZA DEI CAMBI - A metà ripresa Inzaghi e Garcia sono intervenuti in partita con cinque cambi totali: Elmas e Simeone per il francese, Stewart, Bohinen e Daniliuc per Pippo. Confessiamo la nostra perplessità sull’uscita di Kvaratskhelia (che un minuto prima aveva costretto Mazzocchi al giallo per interromperne un attacco) per far entrare Elmas. Ma Garcia ha avuto ragione, favorito anche da un cambio...eccessivo di Inzaghi che ha tolto proprio Mazzocchi per far entrare un attaccante, Botheim. Pippo ha schierato la difesa a tre, ma quando Elmas ha puntato Coulibaly il fianco destro era scoperto: palla sul secondo palo e 2-0 per il Napoli.