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Pioli: 'La vera forza del mio Milan è la mentalità. Futuro? Qui sto troppo bene, ma non dipende da me'
'IL MIO MILAN' - "E' il lavoro che abbiamo fatto tutti i giorni a Milanello, portare avanti le nostre idee per raggiungere un obiettivo importante. Fino a poche giornate fa la classifica non rispecchiava i valori del gruppo, ci siamo isolati per lavorare e la squadra sta bene soprattutto mentalmente. E questo fa la differenza, chi gioca è pronto. Sono contento, ma non abbiamo fatto niente. E' un campionato particolare, ci giochiamo tutto nelle ultime sette e pensiamo già alla prossima con il Napoli. Abbiamo le qualità per finire bene il campionato, ma bisogna rimanere sul pezzo. Quello che stiamo facendo va ancora migliorato, perché il livello è alto e se sei meno concentrato lo paghi. Non vogliamo pagare più, in passato abbiamo pagato anche troppo dazio ma abbiamo imparato dai nostri errori".
ORGOGLIO - "Non sto pensando al 3 agosto ma alla prossima partita con il Napoli, a fare bene il mio lavoro. Stiamo lavorando bene, siamo diventati squadra perché ci conosciamo meglio, pregi e difetti di allenatore e giocatori. Non penso a cosa succederà il 3 agosto, sto troppo bene con la squadra e non sono preoccupato per il mio futuro. Sono orgoglioso e volenteroso di finire bene il campionato, perché sarebbe giusto toglierci ancora qualche soddisfazione per il lavoro che stiamo facendo".
CONDIZIONE ATLETICA - "Il lavoro dello staff è stato importante, ma devo fare i complimenti ai miei giocatori: chi aveva cyclette o anche un giardino o un corridoio non è mai mancato durante il lockdown. L'aspetto fisico è importante, ma ora la squadra è più consapevole, sta meglio in campo e ha un atteggiamento propositivo. Mi fanno piacere i complimenti, ma può succedere ancora di tutto e dobbiamo essere attenti a mantenere questo livello perché gli avversari che ci aspettano sono difficili, dobbiamo essere sul pezzo".
MENTALITA' - "Siamo stati bravi a sfruttare il rigore, da lì abbiamo ritrovato entusiasmo. Dispiace per i gol presi, nonostante la qualità degli avversari potevamo difendere meglio. La partita è stata equilibrata, poi ci siamo fatti sorprendere da Rabiot e potevamo fare meglio sul raddoppio. Ma la mentalità della squadra sta facendo la differenza e dobbiamo insistere".
FUTURO - "Se merito questo posto in panchina? Io mi aspetto di finire bene il campionato e centrare l'obiettivo per cui siamo stati chiamati e per cui stiamo lavorando. E' stato un lavoro in profondità, continuo. Abbiamo passato momenti delicati, buone partite in cui non abbiamo raccolto risultati. Non penso al 3 agosto, mi piace troppo allenare. Ho trovato la squadra con cui sto bene e ho piacere di andare in campo. Poi se sarà questa vedremo a fine campionato, ma non sto pensando al mio futuro: il dispendio di energie è molto profondo, non posso pensare a cose che non dipendono da me".
RIPRESA POST-LOCKDOWN - "Stiamo bene è sicuro, ma non abbiamo fatto niente. Pensiamo al Napoli che è uno scontro diretto, contro una grande squadra con un grande allenatore come Gattuso".