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    Pioli ha deciso il futuro, il Milan ancora no

    Pioli ha deciso il futuro, il Milan ancora no

    • Federico Zanon
    Un passo per volta, senza guardare troppo al futuro. Uscito ai gironi di Champions League, eliminato ai quarti di finale di Coppa Italia dall'Atalanta, il Milan è rimasto con due obiettivi, la qualificazione alla prossima edizione della Coppa Campioni (lo scudetto, a oggi, sembra essere soprattutto un sogno) e la conquista dell'Europa League, trofeo che manca dalla ricca bacheca di via Aldo Rossi. Se il primo resta ampiamente alla porta, considerando gli attuali 13 punti di vantaggio sul quinto posto, il secondo nasconde diverse insidie, a partire dal Rennes, avversario nel playoff (andata in casa a San Siro il 15 febbraio ore 21, il ritorno in Francia al Roazhon Park il 22 febbraio ore 18:45).

    PIOLI VUOLE RESTARE - Un passo per volta, fino a fine stagione. Quando verrà tirata una riga, verrà fatto un bilancio e verranno prese le decisioni. Una, in realtà, è già arrivata, quella di Stefano Pioli, che anche ieri, nella pancia dello Stirpe, ha espresso il suo desiderio: "L'importante è essere concentrati sul presente. È questo che ci prepara per il futuro. Queste cose non mi toccano, ripeto. C'è un club che a fine anno valuta il lavoro. Al Milan sto benissimo, l'ho detto fin dal primo giorno. Poi si vedrà". L'ex allenatore di Inter e Fiorentina vuole restare in rossonero, vorrebbe rinnovare o almeno rispettare il contratto in scadenza nel 2025, prolungato nell'ottobre 2022, da 4 milioni di euro netti più bonus all'anno (al lordo 7,4 milioni di euro).

    TUTTO TACE - Il Milan, come detto, per il momento non intende di schierarsi. La priorità ora ce l'ha il campo, bisogna raggiungere gli obiettivi prefissati, anche per il bene dei conti. Parlare oggi del futuro di Pioli rischia di essere controproducente, così come alimentare le voci su un nuovo profilo in panchina. Non a caso Zlatan Ibrahimovic, Senior Advisor di RedBird, venerdì si è affrettato a fare il pompiere, scacciando via i rumors riguardanti Thiago Motta e soprattutto Conte, che lo stesso tecnico rossonero ha definito noiosi: "Pioli è il nostro allenatore e siamo contenti di lui" ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport.

    QUANDO SI DECIDE - L'addio di Pioli, in rossonero dal 10 ottobre 2019, quando arrivò in rossonero per sostituire Marco Giampaolo, è un'opzione credibile, ma fino a quando il Milan sarà in corsa per i primi quattro posti o per la finale di Dublino non ci saranno aggiornamenti. L'augurio di Cardinale è quello di prendere la parola a fine maggio, ma per ovvie ragioni la sua decisione potrebbe arrivare prima.

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