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Pioli-Banega, la coperta è corta
DA SOLUZIONE A PROBLEMA? - "A meno di sorprese, tocca a mister Europa League prendere per mano l’Inter stasera contro l’Hapoel per tenerla dentro alla Coppa che lui ha vinto nelle ultime due stagioni con la maglia del Siviglia. Ever Banega era arrivato a Milano come il messia che doveva registrare il centrocampo. Invece il 28enne di Rosario ha faticato ad accendere la luce, rimanendo invischiato nelle difficoltà di un gruppo mai sbocciato sotto Frank de Boer. Ora c’è Stefano Pioli, ma all’esordio nel derby il tecnico di Parma ha sacrificato proprio l’argentino sull’altare degli equilibri tattici. «Io non boccio nessuno - ha voluto chiarire ieri l’allenatore - valuto solamente la formazione migliore per vincere le partite. Stimo molto Ever, forte tecnicamente e molto intelligente. Non posso dire se giocherà, ma rende di più tra le linee. Lui è bravissimo a trovare le zone giuste del campo in cui muoversi. Detto questo, è vero anche che amo avere un centrocampo dinamico»".
LA COPERTA CORTA - "Ed è proprio il poco dinamismo che a volte penalizza Banega. Nel Siviglia faceva il trequartista atipico, che svaria e sa far correre il pallone grazie a un gran piede e a un’ottima visione di gioco. In Andalusia però attorno a lui c’era un’orchestra rodata e che mandava a memoria i movimenti senza palla. In quest’Inter che non brilla quando si tratta di attaccare gli spazi, Ever sembra diventato un lusso che al momento la squadra non può permettersi. Non è dunque casuale il riferimento al dinamismo di Pioli, che contro il Milan ha puntato sulla gamba di Brozovic, Joao Mario e Kondogbia. Gli ultimi due però in Europa non possono giocare. E senza il fosforo pur compassato di Banega è anche vero che l’attacco fatica ad accendersi. Una coperta corta in cui l’ex tecnico della Lazio sta cercando di trovare una soluzione. De Boer all’argentino rinunciava a fatica (sempre titolare in campionato, tranne che a Empoli, ma per squalifica, e a Bergamo), ma aveva sacrificato Kondogbia".