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    Piacenza-Novara, Benalouane tira un pugno a un tifoso: la ricostruzione

    Piacenza-Novara, Benalouane tira un pugno a un tifoso: la ricostruzione

    Brutto episodio al termine di Piacenza-Novara, 34a giornata del girone A di Serie C finita 1-1 con i gol di Cosenza per i padroni di casa e Vuthaj per gli ospiti. Dopo la partita, nel parcheggio dello stadio c'è stato un litigio tra il difensore del Novara Yohan Benalouane e un tifoso del Piacenza. I toni si sono accesi e si è arrivato alle mani, con il difensore che avrebbe tirato un pugno all'uomo. Pronto l'intervento delle forze dell'ordine presenti, che hanno separato i due prima che la situazione peggiorasse. 

    IL MOTIVO - La rabbia del difensore è scaturita da un presunto agguato dei tifosi del Piacenza contro macchina del presidente del Novara Ferranti. Dopo l'aggressione, l'uomo colpito col pugno è stato portato al pronto soccorso dove è stato medicato con 10 punti, e Benalouane è stato portato in questura per degli accertamenti.

    IL COMUNICATO DEL NOVARA - Il Novara spiega l'accaduto con un comunicato ufficiale: "Ogni forma di violenza, in campo e fuori, è sempre inaccettabile e da condannare a priori, ma quanto accaduto allo stadio Garilli nel post gara di Piacenza-Novara non può trovare giustificazione alcuna.

    Al termine del match il presidente Massimo Ferranti è stato accerchiato e aggredito verbalmente da un gruppo di tifosi locali all’uscita dallo stadio.

    Gli stessi tifosi, non contenti, hanno poi aggredito anche due calciatori del Novara FC, recando offese personali ad uno di essi con epiteti di natura razzista e spintonandolo più volte, il tutto senza alcun controllo da parte degli organi preposti che dovrebbero tutelare la sicurezza delle parti coinvolte nell’evento. Il calciatore, spaventato, ha reagito per tutelare la propria incolumità. Il Club azzurro non giustifica la reazione del calciatore, la violenza è sempre una risposta sbagliata, figlia però di una gestione del piano sicurezza inadeguata per un evento pubblico, che ha permesso che frange estremiste di tifosi locali entrassero a contatto diretto con i calciatori e i dirigenti della squadra ospite.

    È inaccettabile che venga messa a repentaglio la sicurezza di tesserati e dirigenti e ci auguriamo che episodi del genere non si verifichino mai più
    ".

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