'Pavel' Pettinari a CM: 'In A con l'Atalanta sognando la Juve'
Sogno a tinte 'bianconerazzurre'. Leonardo Pettinari vuole fare di tutto per riportare l'Atalanta in Serie A e, da buon tifoso, punta a vestire un giorno la gloriosa maglia della Juventus. Ma andiamo con ordine: dopo un periodo un po' buio, sabato l'ala sinistra classe 1986 è tornata ad essere protagonista in campionato (in fondo il VIDEO) e oggi si racconta in un'intervista a Calciomercato.com.
Nella vittoria per 2-0 in casa contro il Crotone ha segnato il gol del raddoppio.
"Sono contento per il bel gol, ho provato una gioia doppia anche perché era un po' che non giocavo. Come mai? Ultimamente mister Colantuono ha schierato un modulo diverso, senza esterni come me".
L'Atalanta è terza in classifica, qual è il vostro obiettivo?
"Sicuramente puntiamo alla promozione. L'anno scorso l'ho sfiorata col Cittadella, ma era una situazione non preventivata ad inizio stagione e quindi potevamo giocare tranquilli, mentre qui a Bergamo c'è una piazza importante e abbiamo il dovere di riportare l'Atalanta in Serie A. C'è maggiore pressione, ma allo stesso tempo è una sfida più stimolante".
Quali sono le rivali più accreditate?
"Finora Novara e Siena stanno viaggiando velocemente e sono davanti, ma sono convinto che alla fine pure Torino, Livorno ed Empoli ci daranno del filo da torcere. Poi verrà fuori qualche sorpresa, la Serie B è un campionato molto lungo e difficile".
La scorsa estate il suo nome era stato accostato in chiave mercato alla Sampdoria. Cosa le ha fatto preferire la destinazione Bergamo?
"Sì, in effetti le voci sulla Samp erano vere. Però l'Atalanta mi ha dimostrato di essere più interessata, io l'ho capito subito e ho deciso di sposare questo progetto. Sono felicissimo di questa scelta perché a Bergamo ho trovato una società seria e molto organizzata, quasi una rarità nel calcio di oggi pieno di problemi".
Pettinari è cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina: un giorno le piacerebbe tornare a vestire la maglia viola?
"Ovviamente sì, a Firenze ho passato dieci anni della mia vita e mi sono trovato bene vicino a casa mia. Non nutro alcun rancore nei confronti della società viola, abbiamo semplicemente preso due strade diverse. Io sono cresciuto piano piano e adesso voglio ancora migliorare per arrivare il più in alto possibile".
Dove?
"Fin da bambino ho sempre tifato Juve e, chiudendo gli occhi, il mio sogno è ancora quello di vestire la maglia bianconera in futuro. Sarebbe il massimo. Tra l'altro nella Juve ha giocato il calciatore più forte nel mio ruolo, anche se con caratteristiche diverse, che è Nedved. Ora c'è Krasic, che ha iniziato alla grande e può ripercorrere le orme di Pavel".Cristian Giudici