Romamania: Petrachi promosso, aspettando Mhkhitaryan e Spinazzola
Ah beh, sì certo, se poi arrivasse un trofeo, magari una Coppa Italia - e non oso nominare l'Europa League considerando la platea di pretendenti - non sarebbe male. In ogni caso, Petrachi è promosso. Oddio, considerando le gesta dello spagnoleggiante predecessore, non solo è promosso ma ci sarebbe di che farlo santo. Allora: Smalling è stato un crac vero. Uno dei migliori centrali della stagione e non esagero se lo inserisco tra i primi tre, considerando l'eclissi di Koulibaly e Manolas. Mancini lo metto sul livello di Smalling, con una menzione speciale per le indubbie capacità da centrocampista assaggiate nel momento dell'emergenza. Strapromosso è anche Pau Lopez, costante e asciutto nel rendimento, così come lo è Veretout, uno dei perni della Roma firmata Fonseca. Avevo dei dubbi e una serie di riserve su Diawara. Pensavo che ci fosse qualche limite di personalità, considerando che a Napoli non era riuscito a imporsi. E non c'è niente di più bello, nel gioco di opinioni, nell'essere smentiti dai fatti. Diawara, da quando è stabilmente in squadra, sta mettendo insieme prestazioni eccellenti. Cetin, per quello che deve fare, per le prospettive di crescita (ha 22 anni, non dimentichiamolo, è più giovane di Mancini) e per quanto è stato pagato, è un ottimo acquisto. Certo, alcuni di questi, come Smalling, sono stati presi in prestito. Operazione eccellente in un momento in cui si doveva lavorare più con le idee come questa piuttosto che con i soldi, che non c'erano, a patto di cessioni sanguinose. Zappacosta resta in sospeso: avrebbe dovuto essere titolare ma un ko al ginocchio l'ha messo fuorigioco. Ha convinto nelle prestazioni, le poche volte che s'è visto, Spinazzola. Appunto, le poche volte. Un giocatore pagato 30 milioni che fin qui non ha risolto i problemi delle fasce difensive di Fonseca, per la continua indisponibilità. Non capisco l'avversione di certa parte della piazza per Kalinic - qui c'è chi rimpiange Schick, eletto bidone dell'anno da un noto sito, se non ho letto male da qualche parte – considerando che l'ex viola, per una serie infinita di infortuni, non ha potuto contraccambiare la fiducia del club. Io lo aspetto ancora, se resta. Più o meno lo stesso discorso vale per Mhkhitaryan, che per quota gol (ne ha fatti 3, ma tutti a risultato acquisito) non avrebbe dovuto far rimpiangere El Shaarawy e, soprattutto, avrebbe dovuto disegnare un bel salto in avanti dal punto di vista della qualità e dell'esperienza. La differenza è che Mhkhitaryan, rispetto a Kalinic, era partito molto bene. E la speranza è che si riprenda definitivamente. Allora sì che si tornerebbe a ragionare in zona gol, là dove faticano gli attaccanti, considerando che l'intero reparto ha fin qui confezionato, se non sbaglio, appena 13 gol.