
Peter Pan Cassano ha chiesto il TFR
Una vocina nella nostra coscienza ci sussurra: amico, Cassano è un ex ma non gliel’ha ancora detto nessuno. Pussa via, uccello del malaugurio. Cassano un ex? Non ci vogliamo credere. Non rottamate i nostri sogni. Le cronache di questi giorni ce lo consegnano in versione burla, al mare, mentre scherza con Insigne e lo porta a fare un giro in bicicletta, seduto sul sellino dietro. Se fa ridere, avvisateci con un colpo di gomito. Ultima partita giocata: maggio 2016, aveva addosso la maglia della Sampdoria. Più di un anno fa. Sembra il Pleistocene. L’abbiamo amato, osannato, detestato, rifiutato, condannato e perdonato. Abbiamo sbagliato noi: aspettavamo sempre l’alba dalla parte sbagliata.
Totti ha smesso, Cassano ci sta provando: la fantasia ha perso la residenza. Dicono che si stia allenando. Dicono sia in forma. Dicono ne abbia ancora voglia. Eppure: l’ombra di Antonio Cassano si è staccata da terra, Peter Pan in bermuda se ne va pedalando verso la pensione sul lungomare dei rimpianti e noi siamo lì, a guardare il mare, aspettando che all’orizzonte compaia una squadra, un vascello, un’occasione.