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Pescaramania: non va più ben, madama la Marchesa
Male, malissimo. Il fondo, oltre ad essere stato toccato, lo si è anche scavato. Tristezza, sfiducia, paura, ansia, nervosismo e polemiche all’Adriatico. La partita col Bologna ha sottolineato ancora di più, se ce ne fosse bisogno, che il Pescara non ha uomini. Un uomo, nella difficoltà, trova sempre una soluzione. Affronta di petto la situazione e ne esce, sempre, a testa alta. I giocatori biancazzurri questo non l’hanno fatto, anzi, si sono chiusi in loro stessi come un cane bagnato che ha preso tante botte. Il paragone animalesco ci sta tutto. Lo stesso Oddo aveva parlato di undici cani rabbiosi e invece si sono dimostrati esattamente il contrario. Non me ne vogliano gli animalisti ma è sola una metafora.
Tornando al Pescara, quello visto all’Adriatico è un autentico scempio. La piazza abruzzese non merita questo. Un fatto salito subito agli occhi è che la piazza ha contestato pesantemente la società senza dare molte colpe all’allenatore. Sia chiaro, i fischi ci sono stati anche per Oddo ma non in maniera pesante come è avvenuto per la dirigenza biancazzurra. Questo è un aspetto molto importante. La domanda da porsi è, come diceva un famoso comico televisivo:” perché?”. La risposta è molto semplice. Oddo piace a molti. È sempre stato positivo e ha offerto un bel calcio. Sebastiani, invece, non piace e non è simpatico ai supporters pescaresi.
La forza di Oddo è il carattere, cosa che la sua squadra non ha. Verre è irriconoscibile, non è capace più di leggere bene i momenti della partita, ha perso la brillantezza della precedente stagione. Gyomber sembra vederlo rincorrere le farfalle, per non parlare di Manaj che, attualmente, non è sicuramente pronto. Le uniche note positive arrivano da Bizzarri e Campagnaro che hanno sempre dimostrato di essere Uomini. Una piacevole sorpresa è anche Pettinari che si fa sempre trovare pronto e con carattere. Per il resto buio totale.
Il ritiro è una logica conseguenza. Si è rotta la sinapsi tra la squadra e la città. Oddo e i suoi ragazzi adesso sono soli. La piazza non può più aspettare, serve una reazione che possa riaccendere la fiammella. È giusto, giustissimo e lecito contestare nei momenti di pesante difficoltà ed è giusto tornare ad applaudire quando le cose, si spera, torneranno ad essere positive. In una vecchia canzone francese era presente un verso che recitava:” Tutto va ben, madama la Marchesa” ad eccezione, però, di una casa andata in fiamme dopo il suicidio del marito della nobil donna. Questa frase, forse, vuole essere musica per le orecchie di Sebastiani e Leone ma così non è. La piazza non può più far finta di nulla. Tutto è andato male e fino al primo gennaio sarà durissima. Solo una vittoria col Palermo potrà, forse, risollevare le sorti di Memushaj e compagni, per il resto serviranno tanti soldi e una rivoluzione a gennaio.