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Pescaramania: il test della verità
Al primo appuntamento ufficiale della stagione calcistica 2016-2017, il Pescara s’impone per due reti a zero contro il Frosinone allenato dall’ex Pasquale Marino. L’undici di Massimo Oddo ha dominato per tutti i novanta minuti a disposizione, facendo vedere un calcio brillante e rasserenando l’ambiente. Da sottolineare il fatto che il Delfino ha affrontato il match contro i ciociari, senza una prima punta viste le assenze di Nicastro e Manaj unici due attaccanti di ruolo. Sul mercato bisognerà intervenire al più presto, ma questo ce lo siamo già detti. Un centravanti di categoria deve assolutamente arrivare il prima possibile.
Nonostante manchi qualche pedina per completare la rosa, il Pescara contro il Frosinone ha fatto vedere davvero un ottimo calcio. A differenza della stagione in serie A del 2012-2013, quest’anno il Pescara ha riconfermato gran parte dei giocatori che hanno ottenuto la promozione. Non è cosa da poco. Il primo aspetto che salta agli occhi di chi ha seguito il match di Coppa Italia, è quello di una squadra che sa esattamente cosa fare. La mano e la mentalità dell’allenatore si esplicano nella manovra avvolgente di un Pescara a ritmi altissimi. Ogni occasione è buona per verticalizzare il gioco o, se l’avversario non lo permette, arriva al cross con la spinta dei terzini. Non solo la fase di possesso palla fatta in maniera egregia, ma anche quella di non possesso. Nel corso del campionato scorso di serie B, i biancazzurri hanno dimostrato di avere qualche difficoltà in difesa. Nella partita contro il Frosinone, invece, il reparto arretrato lo abbiamo visto solido, compatto e attento.
Chiaramente è solo il primo incontro ufficiale, è anche vero che l’avversario era di una categoria inferiore, certo che il campionato è un’altra cosa, ma i presupposti per crederci e fare bene ci sono tutti. Ieri uscendo dallo stadio ho notato un particolare molto rilevante. Di solito dopo il primo match di Coppa Italia, una volta arrivato il triplice fischio, i tifosi vanno via, ieri invece in tanti sono rimasti fuori dallo stadio a cantare e ad aspettare l’uscita della squadra. C’è entusiasmo, c’è voglia di essere protagonisti in un campionato difficile come quello della serie A. I presupposti ci sono tutti, il Pescara gioca come deve e potrà regalare ai propri supporters tante gioie. Basterà semplicemente prendere un attaccante da doppia cifra e un altro centrocampista, poi la palla passerà alla squadra che dovrà garantire ogni domenica il gioco spumeggiante che a noi pescaresi piace.