Pescaramania: avanti tutta
Dall’11 luglio scorso, il Pescara ha ripreso a sudare dopo la vittoria dei play off, che ha consentito a Memushaj e compagni di approdare in serie A. Nei quindici giorni di intensa attività fisica, la squadra allenata da Massimo Oddo ha affrontato le prime due amichevoli stagionali. La prima contro una rappresentativa locale del comune di Palena, che ospita i biancazzurri, mentre la seconda gara contro il Teramo Calcio iscritta al campionato di Lega pro 2016-2017.
Due partite che non hanno detto nulla di nuovo, giocatori con gambe pesanti visti i duri e intensi lavori di preparazione, ma che hanno fatto intendere due concetti chiari. Primo: il gioco voluto da Oddo è spumeggiante, dinamico e con soluzioni da trovare molto spesso in verticale. Per chi è stato già sotto la guida del tecnico pescarese, questi concetti li ha ben metabolizzati, infatti nelle due amichevoli quando in campo erano presenti i giocatori della promozione la differenza era palese. Secondo: i nuovi innesti devono ancora incamerare i meccanismi voluti dal tecnico. Bisognerà attendere ancora qualche settimana per vedere i risultati, ma proprio questa riflessione comporta una celerità nel calcio mercato.
Alla rosa biancazzurra mancano un centrale di difesa e un attaccante. In entrambi i ruoli dovranno arrivare due profili importanti, che avranno la maglia da titolare, ma più passa il tempo e più sarà difficile incastonarli nelle trame tattiche di Oddo e del suo staff. Allo stesso tempo, però, non bisogna avere fretta. Bisognerà trovare non solo dei giocatori ma soprattutto delle garanzie perché sono due ruoli fondamentali per il Pescara. Intanto tutto l’ambiente è fiducioso, tant’è che nell’amichevole contro il Teramo erano presenti più di 2000 tifosi. C’è ottimismo e voglia di essere protagonisti in riva all’Adriatico. Anche se il sorteggio del calendario non è stato poi così clemente, viste le prime 5 giornate contro Napoli, Lazio, Inter e Sassuolo, Oddo si è detto fiducioso, rasserenando il popolo dannunziano garantendo sempre e comunque un Pescara dedito all’attacco, anche contro le grandi.
Magari in giro per lo stivale, molte persone potranno pensare che sia pura follia, ma a Pescara non conta il risultato, conta la prestazione. Si può anche perdere ma se i giocatori escono con la maglia sudata e giocando all’attacco, per la maggior parte dei tifosi e per chi vi scrive andrà bene così. Pescara è un mondo a parte dove ci si approda per vedere e fare calcio. Quello che i biancazzurri possono garantire non è la salvezza ma imporre il proprio gioco e non essere una squadra materasso e a noi pescaresi sta bene così.