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    Pescaramania: società, capitolo finale?

    Pescaramania: società, capitolo finale?

    • Valerio De Carolis

    Il campionato del Pescara è quasi terminato. Ci si potrebbe divertire ad analizzare numeri figli di venti sconfitte ma, anche questa domenica, l’argomento scottante riguarda la questione societaria. Con una conferenza stampa convocata in extremis, il vertice biancazzurro, Daniele Sebastiani, ha chiuso definitivamente le trattative con l’ex AD, Danilo Iannascoli. Da analizzare però, c’è un aspetto fondamentale. Dal momento dell’offerta ufficiale del socio del Delfino, si è sempre avuta la chiara, netta sensazione che Sebastiani non avrebbe mai venduto, tantomeno a Iannascoli. Il presidente ha palesato la volontà di cedere la società, dopo la sconfitta interna contro la Lazio. Una volontà figlia dello sconforto, della contestazione e del clima pesante attorno a Oddo e alla squadra.  

     
    L’offerta ufficiale di Iannascoli non ha soddisfatto il presidente biancazzurro.  Sei milioni più tre di bonus in caso di permanenza in serie A oppure tre milioni più tre di bonus nel caso in cui dovesse concretizzarsi la retrocessione. Cifra che, secondo il patron del Delfino, non sarebbe congrua rispetto al valore del sodalizio. Non solo questo ma nell’offerta dell’ex AD è riportata anche la volontà di accollarsi il debito. Questo punto ha particolarmente infastidito Sebastiani che ritiene di non aver alcun passivo. In sostanza, diciamo come stanno realmente le cose, qualunque cifra avrebbe proposto Iannascoli, non sarebbe mai stata accettata.
     
    Il ragionamento da fare però, dovrebbe essere il seguente:” i risultati sportivi sono stati positivi, la gestione economica impeccabile, l’organizzazione perfetta eppure viene sempre contestato. Perché?” Questa dovrebbe essere la domanda da porsi. Invece la contea biancazzurra resterà sotto il controllo di Sebastiani e soci, con il popolo del Delfino contrariato per questa scelta. Sarà una convivenza difficile di quelle dai forti litigi, dai piatti rotti e dalle parole pesanti. Solo che, spesso e volentieri, se fosse un rapporto di coppia, si potrebbe risolvere tutto con un bacio o un abbraccio. Qui invece il divorzio è la soluzione migliore, nonostante si siano passati momenti meravigliosi. La palla ora passa alla tifoseria che dovrà scegliere se restare al fianco di Sebastiani o se spingere per l’arrivo di Iannascoli.
     
    Per gli juventini l’unica cosa che conta è vincere, mentre per i pescaresi l’unica cosa che conta è il bene della squadra. In A, in B o in altre categorie ci saranno sempre le stesse persone, i fedelissimi che a prescindere dalla guida, saranno sempre legati al Pescara. Sebastiani dovrebbe riflettere se continuare per sua scelta o mettere da parte il cuore per il suo bene e per la tifoseria. Iannascoli aspetta, seduto su una poltrona, aspettando l’amore della sua vita che torni a casa, sorseggiando scotch e fumando un sigaro alla luce di una calda fiamma di camino.  


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