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Pescaramania: il braccio di ferro interno al club e i non pescaresi...
Sebastiani ormai è alla guida del club da ormai cinque anni. Una persona che ha fatto della gestione economica della società, il fiore all’occhiello. Mai un numero fuori posto. Un debito praticamente pareggiato e un’organizzazione degna di una squadra di serie A. I risultati ottenuti, li conoscono tutti. Quello che però non sanno, soprattutto quelli che non vivono quotidianamente le vicende del Delfino, è che Sebastiani non è mai stato capace, in tutto questo tempo, di cambiare modo di apparire e non di essere. Un concetto che potrebbe sembrare banale ma che invece è il nocciolo della questione. Abbiamo spesso parlato della cattiva comunicazione del patron biancazzurro. Frasi, attacchi diretti e atteggiamenti che, da sempre, hanno dato fastidio ai supporters pescaresi. Non ha mai voluto cambiare il modo di porsi davanti ai microfoni e alle telecamere. Comportamenti e frasi che sottolineano quanto si possa infastidire se qualcuno non condivide il suo stesso pensiero. Precisiamo, ovviamente, che le offese sono sempre e solo da condannare e non condividiamo ma la critica è lecita e i tifosi che pagano il biglietto hanno tutto il diritto di esprimere le proprie idee e, perché no, contestare anche se si sta facendo bene.
Iannascoli, invece, è di tutt’altra pasta. Da sempre vicino al tifo biancazzurro. Quando ancora AD del Pescara, dopo il fallimento della serie A 2012-2013, si è caricato sulle spalle la campagna abbonamenti, raccogliendo sempre e solo pareri positivi visti i prezzi accessibili a tutti. Un uomo che dell’immagine e del marketing mirato, ne ha fatto un vero e proprio segno distintivo. Con il Pescara Calcio a 5 ha ottenuto risultati importantissimi con un lavoro certosino. Il dubbio però che i tifosi hanno, riguarda la disponibilità economica di Iannascoli. Non è chiaro quali possano essere le garanzie dell’ex AD biancazzurro e questo non convince parte della tifoseria. Affrontare campionati di B e di A vuol dire dover avere una certezza economica sicura per non cadere nel baratro dei punti di penalizzazione e delle sanzioni della federazione.
Entrambi, come in tutte le cose, hanno i loro pro e i loro contro. Sarà la tifoseria a scegliere e ad avere il compito importantissimo di far girare il vento dove meglio credono. Pescara gestita da non pescaresi/abruzzesi ha sempre portato qualche problema. Dall’arrivo di De Cecco fino a Sebastiani si è ripromesso di affidare le redini della società ad un corregionale. Andare a trovare acquirenti da fuori vorrebbe dire poca fiducia e poco seguito. Iannascoli, per ora, è l’unica scelta positiva e se Sebastiani dovesse decidere di cedere le quote di maggioranza, dovrebbe farlo solo con l’attuale compratore, altrimenti sarebbe una vera e propria ferita aperta con i tifosi.