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    Pescaramania: il braccio di ferro interno al club e i non pescaresi...

    Pescaramania: il braccio di ferro interno al club e i non pescaresi...

    • Valerio De Carolis
    Ormai la sorte del Delfino è più che scritta. Sperare di ottenere una salvezza, è davvero difficile se non impossibile. Raccontare qualunque cosa, da qui alla fine del campionato, diventa un compito arduo. Una vera e propria agonia che, si spera, finisca il prima possibile. Nonostante il Pescara continui ad accumulare sconfitte su sconfitte, l’argomento più discusso del momento resta sempre la cessione societaria. Un braccio di ferro tra Daniele Sebastiani, attuale presidente del sodalizio adriatico e l’ex Amministratore Delegato, Danilo Iannascoli. Conosciamo meglio i due personaggi.
     

    Sebastiani ormai è alla guida del club da ormai cinque anni. Una persona che ha fatto della gestione economica della società, il fiore all’occhiello. Mai un numero fuori posto. Un debito praticamente pareggiato e un’organizzazione degna di una squadra di serie A. I risultati ottenuti, li conoscono tutti. Quello che però non sanno, soprattutto quelli che non vivono quotidianamente le vicende del Delfino, è che Sebastiani non è mai stato capace, in tutto questo tempo, di cambiare modo di apparire e non di essere. Un concetto che potrebbe sembrare banale ma che invece è il nocciolo della questione. Abbiamo spesso parlato della cattiva comunicazione del patron biancazzurro. Frasi, attacchi diretti e atteggiamenti che, da sempre, hanno dato fastidio ai supporters pescaresi. Non ha mai voluto cambiare il modo di porsi davanti ai microfoni e alle telecamere. Comportamenti e frasi che sottolineano quanto si possa infastidire se qualcuno non condivide il suo stesso pensiero. Precisiamo, ovviamente, che le offese sono sempre e solo da condannare e non condividiamo ma la critica è lecita e i tifosi che pagano il biglietto hanno tutto il diritto di esprimere le proprie idee e, perché no, contestare anche se si sta facendo bene.
     

    Iannascoli, invece, è di tutt’altra pasta. Da sempre vicino al tifo biancazzurro. Quando ancora AD del Pescara, dopo il fallimento della serie A 2012-2013, si è caricato sulle spalle la campagna abbonamenti, raccogliendo sempre e solo pareri positivi visti i prezzi accessibili a tutti. Un uomo che dell’immagine e del marketing mirato, ne ha fatto un vero e proprio segno distintivo. Con il Pescara Calcio a 5 ha ottenuto risultati importantissimi con un lavoro certosino. Il dubbio però che i tifosi hanno, riguarda la disponibilità economica di Iannascoli. Non è chiaro quali possano essere le garanzie dell’ex AD biancazzurro e questo non convince parte della tifoseria. Affrontare campionati di B e di A vuol dire dover avere una certezza economica sicura per non cadere nel baratro dei punti di penalizzazione e delle sanzioni della federazione.

     
    Entrambi, come in tutte le cose, hanno i loro pro e i loro contro. Sarà la tifoseria a scegliere e ad avere il compito importantissimo di far girare il vento dove meglio credono. Pescara gestita da non pescaresi/abruzzesi ha sempre portato qualche problema. Dall’arrivo di De Cecco fino a Sebastiani si è ripromesso di affidare le redini della società ad un corregionale. Andare a trovare acquirenti da fuori vorrebbe dire poca fiducia e poco seguito. Iannascoli, per ora, è l’unica scelta positiva e se Sebastiani dovesse decidere di cedere le quote di maggioranza, dovrebbe farlo solo con l’attuale compratore, altrimenti sarebbe una vera e propria ferita aperta con i tifosi.

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