Perso il Principe l'Inter ritrova don Rodrigo
Milano Lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro, Diego Milito ha passato il resto della sua serata al San Matteo di Pavia: oggi viene operato, stagione finita.
A volte è rogna, a volta sei andato a cercartela. Al 7' di Inter-Cluj, freddo boia, secondo anello aperto solo per la stampa, poche migliaia al primo, l'Inter perde l'unico centravanti in organico. Sarebbe più giusto precisare in Europa league, per non gettare ulteriore scredito su Tommaso Rocchi che in fin dei conti è il meno colpevole di questa genialata. Milito si è gettato su un pallone sulla sinistra del fronte d'attacco ma abbastanza centrale, contrasto, il ginocchio sinistro gira in modo innaturale, l'impatto sull'erba fa il resto. È il settimo minuto di gioco, fine della trasmissione, Stramaccioni si volta e stramaledice qualcosa, Alvaro Pereira si mette le mani sulla crocchia, Cassano è uno dei primi a soccorrere l'argentino. Si attende una risonanza magnetica per poter fare una diagnosi precisa con tempi di recupero, ma se c'era una certezza prima di affrontare questi romeni era preservare il Principe, unico, insostituibile, da mettere sotto tutela. Per fare spazio all'argentino sono stati ceduti, o lasciati partire per essere più benevoli, sei centravanti, prime punte mica gente che gioca davanti e basta. Via Balotelli, Eto'o, Destro, Pazzini, Longo e Livaja, in ordine cronologico. Un bel gruppo, tutti via nel giro di una stagione, dallo scorso mercato invernale a questo. Per rimpiazzare questa moria è arrivato l'ex laziale, neppure inserito in lista europea, ma questo è un altro discorso.
Per fortuna ieri c'era Antonio Cassano in grandissima serata. Ha giocato e dettato i tempi, sta vivendo un grande momento, adesso l'Inter deve rivedere tutto il sistema di gioco offensivo, Rocchi non è Milito, gli altri sono bravi quando l'argentino apre i varchi e si muove, ma non sanno fare il suo lavoro. Kovacic ieri sera ha solo alimentato dubbi sul suo infortunio alla caviglia, Stramaccioni lo ha schierato fin dal primo minuto e Moratti era molto curioso di vedere all'opera il suo investimento: «Il suo arrivo era legato a quello di Paulinho di cui non ero convinto - ha confermato il presidente -. Di questo ragazzo si diceva che fosse un gioiello, è stata un'operazione meno importante, forse più rischiosa ma in linea con i nostri progetti e desideri di fare una squadra giovane».
Così Strama lo ha accontentato, dentro subito ma qualcosa suonava storto. Aveva ripetuto più volte che se c'era un ruolo controindicato alle caratteristiche del giovane croato, quello era davanti alla difesa. Onestamente è parso che Kovacic ieri sera abbia giocato davanti alla difesa. Niente di male, l'Inter ha vinto nonostante il brutto affare Milito. Cassano dopo pochi minuti ha messo un pallone in area per Cambiasso che di piatto ha centrato per Palacio, solo e incollato al prato, palla che scivola a fondo campo. Sembrava una serata solo da dimenticare. Palacio era destinato a una serata di riposo, alla fine la partita l'ha risolta lui con una bella doppietta ma il Cluj, onestamente, non ha mai messo paura.