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    Pernambuco: Mike Dean, l'arbitro tifoso

    Pernambuco: Mike Dean, l'arbitro tifoso

    Non deve essere facile tenersi  dentro tutto per tanto tempo, soprattutto per un arbitro. Ma Mike Dean, 48 anni e da più di un decennio in Premier, non ha resistito. Ha fatto outing o quasi: tifa per il Tottenham.

    Durante l’ultima partita degli  Spurs , al terzo minuto del primo tempo,  Dembelé del Tottenham segna all’Aston Villa, Dean esulta con le mani per aria e corre velocissimo a centrocampo. Arbitrando la partita della sua squadra contro l’Arsenal, era stato ancora più esplicito: quando la palla, dopo un delizioso pallonetto, era entrata nella rete dei Gunners aveva cominciato a saltellare, pervaso da una irrefrenabile gioia. Significativo anche il vivo disappunto dimostrato, in un’altra occasione, allorché un giocatore del Tottenham perde palla ai limiti dell’area avversaria. Alcuni dicono che non si tratta affatto di tifo, ma di entusiasmo per il gesto atletico, per il goal in se stesso. Però con altre squadre questo entusiasmo non si manifesta. Qualcun altro aggiunge che non vi è prova di disperazione ai goal incassati dal Totthenham. Ma gli accusatori insorgono: “Quando arbitra lui il Totthenam non prende goal!”

    Dean in Inghilterra è considerato un ottimo direttore di gara, ma ora che gli accadra? Speriamo nulla. Certo non deve essere facile vivere sotto l’ombra del sospetto. Ad ogni errore salirebbero i fantasmi dell’infamia o della compensazione. Il dramma dell’arbitro tifoso non deve essere secondario. Simile al dramma del frate tentato dalla carne, del giudice dalla ragion di Stato, dell’ amministratore dalla mazzetta. In quei casi, però la telecamera è nascosta, qui no. E allora c’interroghiamo sulla scelta.

    Siamo sicuri che convenga sempre fare outing? Forse sì, perché comunque al tifo non si comanda.

    Fernando Pernambuco

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