Getty Images
Perin: 'Il Genoa deve ambire a qualcosa di più. Voglio la Nazionale'
Il capitano rossoblù, in un'intervista esclusiva concessa al Secolo XIX, non parla del proprio chiacchieratissimo futuro, preferendo concentrarsi piuttosto sul quello del suo attuale club: "Non si può arrivare tutti gli anni a dicembre e sperare di salvarsi o arrivare a marzo come l'anno scorso scoprendo di aver fatto bene fino a un certo punto e ritrovarti nelle zone più pericolose della classifica. Il Genoa dovrebbe avere il peso per arrivare ogni anno a metà classifica e avere ogni tanto l'exploit che ti porti tra le prime cinque o sei per poter scrivere un pezzo di storia come quell'anno con Gasperini. Non è una squadra che deve lottare per la salvezza".
A proposito di allenatore, la stagione del Genoa è cambiata con l'arrivo di Ballardini al posto di Juric a novembre. Ma è solo una questione di guida tecnica?: "Ivan è un allenatore che sa di pallone, sa insegnare calcio e sono certo che diventerà un grande tecnico. E' giovane e magari deve smussare qualche difetto ma avrà un futuro luminoso. Al suo posto è arrivato un allenatore solido che ha molta esperienza e sa come ci si deve in questo ambito, è stato molto bravo: molti punti fatti dal Genoa sono merito suo. Ha portato serenità, dando libero sfogo alla fantasia dei giocatori".
Per molti il fatto di giocare nel Genoa è un limite per la conquista definitiva della titolarità in Nazionale, ma non per Perin: "Io cerco di dare il massimo con la maglia del Genoa e questa maglia mi ha portato in Nazionale, cerco di tenermela stretta e di avere la forza di giocarmi quella più importante".
Perin giura infine sul fatto che anche qualora dovesse cambiare maglia, Genova gli resterà nel cuore per sempre: "Questa città mi ha adottato: è la mia casa. Qui è nata mia figlia Vittoria e sarà per sempre Vittoria Perin nata a Genova. Sono arrivato da ragazzino, ho passato più tempo qui che a Latina".