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Pereyra: 'Scaricato senza motivo da Allegri, avrei fatto comodo alla Juve'
AIUTATO DA... BONUCCI - Il segreto della rinascita di Pereyra? Il mental-coach di Bonucci: "Chi mi aiutato nel momento più difficile? Alberto Ferrarini, il motivatore di Bonucci. È stato il mio procuratore, Sergio Furlan, a chiamarlo. Mi segue da agosto. All’inizio ero scettico, ho cambiato idea. Non riesco a spiegare cosa mi abbia fatto, a dire il vero non so neppure dire che lavoro faccia. Ma qualunque cosa sia, mi fa star bene. Una energia positiva che sale da dentro. E in campo tutto diventa più facile perché mi sento più determinato e convinto di me come mai prima. Venivo da un anno difficile, ero sempre a mezzo servizio. Insomma, stagione negativa. Ci sta, ma alla Juve avevo già fatto qualcosa di buono. E per questo mi aspettavo un trattamento diverso. Sono rimasto in contatto con alcuni miei ex compagni. Bonucci? Un fenomeno, che gol ha fatto in Champions…".
OBIETTIVI COL WATFORD - Pereyra riparte dunque dal Watford: "Mi intrigava la Premier. Poi la proprietà italiana mi ha convinto. Non conoscevo Mazzarri, mi ha parlato in estate, facendomi sentire importante. Con lui mi trovo benissimo, tatticamente i tecnici italiani sono i migliori. Siamo una buona squadra. Obiettivi? Viviamo giornata dopo giornata, ma potremmo dire la nostra per la zona Europa League. Sarebbe bello conquistarla, ho poi un altro obiettivo. La nazionale, persa l’anno scorso anche a causa degli infortuni. Non è un momento facile, ma è impensabile che l’Argentina non partecipi al Mondiale. E sarebbe bello indossare ancora quella maglia, un orgoglio da condividere in famiglia. Ho un figlio piccolo, ora è tornato lì, in Inghilterra fa freddo. Lo rivedrò a Capodanno, ma niente vacanza: qui si gioca".
ITALIA-BIS - Un ritorno in Italia? Pereyra non chiude le porte, anzi: "Penso a far bene col Watford, ma sarebbe bello rientrare da protagonista in Serie A. Qualcuno potrebbe pentirsi di avermi lasciato andare…".