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Per Gazzi una chance che è anche un addio a Torino
Inseguito per due anni, alla fine conquistato se pur a caro prezzo (3 milioni comprensivi del cartellino di Matteo Rubin non sono pochi per un quasi trentenne), a quel punto giustamente colonna insostituibile. E poi, improvvisamente, declassato, fin quasi dimenticato. Strana la parabola granata di Alessandro Gazzi, un tempo considerato fra i "cocchi" di mister Ventura, colonna della squadra, accantonato poi con il passaggio al 5-3-2: "Non è adatto al centrocampo a tre", sentenzia il suo mentore, lasciando perplessi molti.
Ora, con l'emergenza dettata dagli infortuni di Kurtic e Farnerud, tornano a salire le sue azioni. Specie se Migjen Basha dovesse essere utilizzato come esterno destro in sostituzione di Darmian, ecco che in mezzo si potrebbero aprire le porte per Gazzi, valutando anche il fatto che Ventura considera Tachtsidis alternativo a Vives, non con questi compatibile. Il rosso centrocampista tenterà di dare il meglio, ma sa che il suo futuro in granata è comunque compromesso: il Torino lo rimetterà sul mercato appena conclusa la stagione. E la partita con il Genoa potrebbe addirittura rappresentare per lui il saluto (sul campo) al pubblico granata che l'ha applaudito negli ultimi tre anni.
Ora, con l'emergenza dettata dagli infortuni di Kurtic e Farnerud, tornano a salire le sue azioni. Specie se Migjen Basha dovesse essere utilizzato come esterno destro in sostituzione di Darmian, ecco che in mezzo si potrebbero aprire le porte per Gazzi, valutando anche il fatto che Ventura considera Tachtsidis alternativo a Vives, non con questi compatibile. Il rosso centrocampista tenterà di dare il meglio, ma sa che il suo futuro in granata è comunque compromesso: il Torino lo rimetterà sul mercato appena conclusa la stagione. E la partita con il Genoa potrebbe addirittura rappresentare per lui il saluto (sul campo) al pubblico granata che l'ha applaudito negli ultimi tre anni.