Pensione prima a chi fa figli. Aumento dei prezzi almeno fino a Natale. Meloni, magari una circolare interna?
Carlo Cottarelli, non proprio un'amante della spesa pubblica, tanto meno quella che distribuisce pensioni, soldi pubblici li spenderebbe, addirittura per mandare in pensione-premio prima del tempo. Chi? Chi fa figli al plurale. Perché? Perché senza nuovi nati che da adulti producano reddito non ci saranno soldi per pagare le pensioni ai troppi anziani che non producono più.
Demografia, che ci frega? E quella ti frega.
Ultimissimi dati Istat: in Italia ci sono più donne che hanno festeggiato il compleanno numero 85 che bambine che hanno compiuto un anno di vita, sono più le bisnonne che le bisnipoti. E allora? Da gennaio 2018 a maggio 2021 in tre anni e cinque mesi la popolazione italiana è diminuita di 1.357.894 abitanti. A questo ritmo, secondo una simulazione statistica, tanto per dare un'idea, tra 60 anni Catania sarà vuota. Come Firenze tra 61 anni. A Torino di anni ne restano prima del vuoto demografico 79, così come a Genova. Venezia ha 133 anni di vita demografica, Roma 104, Napoli 119, Bari 99, Taranto 70, Reggio Calabria 74, Palermo 77, cagliari 103. Solo Milano, Bologna, Verona, Parma e Modena non sono sulla via dello spopolamento. E allora, che ci frega? Meno siamo, meglio stiamo. E invece proprio no, la demografia ignorata ci frega. Il meno siamo meglio stiamo viene da una visione insieme ingenua e predatoria delle risorse come una quantità fissa ed eterna che meno si è a dividersela maggiori sono le parti. Non è così, le risorse vanno prodotte col lavoro e se ci sono in proporzione sempre meno a lavorare-produrre e sempre più fuori dalle attività produttive il quanto da spartirsi diminuisce, anzi crolla e le parti diventano minime. Meno siamo meglio stiamo sarebbe plausibile in un mondo che non c'è demograficamente: quello con molti nati, molti giovani e pochi anziani. Un mondo demografico agli antipodi rispetto alla popolazione italiana.
Verso Natale rincorsi dai prezzi.
I consumi degli italiani aumentati del cinque e passa per cento, buona cosa. Ma la ripresa dei consumi è rincorsa dall'aumento dei prezzi. Aumento per ora visibile, ma solo in parte rispetto alle sue dimensioni. Aumento dei prezzi per ora soprattutto alla produzione, presto si scaricherà sulle merci. Aumento dei prezzi delle materie prime, industriali ed alimentari. Aumento che correrà fino a Natale, almeno fino a Natale, se va bene.
Vaccino, per la prima volta quello anti malaria.
Malaria malattia mai sconfitta, malattia che uccide almeno mezzo milione di persone l'anno. Ora c'è un vaccino, se somministrato in massa (e non sarà organizzativamente facile) porterà letteralmente vita in Africa e Sud Est asiatico. Questo vaccino riduce del 40/50% le possibilità di morire di malaria. Ma chi riuscirà ad averlo non farà schizzinose obiezioni tipo: come, non funziona al cento per cento? Ah allora...".
Meloni, magari una circolare interna?
Post elezioni qua e là in Fratelli d'Italia. La molto votata Rachele Mussolini alle prese con il suo post-messaggio in cui si legge "Il 25 aprile festeggio solo San Marco". Il consigliere comunale eletto a Trieste che festeggia a Predappio con saluto romano. L'altro militante candidato che dal Piemonte ringrazia "i camerati". Paolo Mieli si chiedeva alla radio (quella de Il Sole 24 Ore) perché mai Giorgia Meloni non faccia una sorta di circolare interna per dire ai suoi di evitare, che non è il caso. Già, perché?