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    Pellegri spacca-Genova: i tifosi della Samp lo insultano, quelli del Genoa lo osannano

    Pellegri spacca-Genova: i tifosi della Samp lo insultano, quelli del Genoa lo osannano

    • Marco Tripodi
    Tanto indigesta ai tifosi della Sampdoria, quanto apprezzata da quelli del Genoa.
    L'esultanza provocatoria avuta ieri sera da Pietro Pellegri, genovese e genoano doc, cresciuto nel vivaio rossoblù, dopo la rete del raddoppio che ha permesso al suo Torino di espugnare 2-0 il Ferraris blucerchiato condannando quasi certamente il Doria alla retrocessione in Serie B, sta letteralmente spaccando in due il mondo del tifo in riva al Bisagno.

    INSULTI - Da una parte ci sono i sostenitori della formazione di Dejan Stankovic che non hanno per nulla apprezzato il gesto dell'attaccante torinista. Le scuse arrivate nel post-partita da parte del tecnico del Toro Ivan Juric e dello stesso Pellegri non sono servite ad abbassare i toni di chi considera il comportamento del giocatore eccessivo ed esecrabile. L'indignazione sampdoriana ha trovato sfogo soprattutto sui social, letteralmente inondato in queste ore di offese e minacce, in alcuni casi anche piuttosto gravi, nei confronti di Pellegri e dei suoi cari. Situazioni purtroppo usuali e comuni a tutte le tifoserie in circostanze simili.

    Pellegri spacca-Genova: i tifosi della Samp lo insultano, quelli del Genoa lo osannano


    OSANNA - Di tenore ovviamente opposto l'umore del popolo genoano, tornato ad esultare per un gol di colui che anni fa veniva considerato il miglior giovane talento d'Italia. La gioia dei sostenitori rossoblù ha il sapore della vendetta gustata da chi esattamente un anno fa quelli stessi sberleffi li subiva dai giocatori della controparte cittadina. Se a ciò si aggiunge che con la sconfitta di ieri sera la Sampdoria è ormai praticamente condannata alla retrocessione il quadro per i genoani non potrebbe essere migliore. E anche se non manca chi condanna l'esultanza nel nome di una sportività di cui il calcio è da sempre privo, la stragrande maggioranza dei tifosi del Grifone ricorda gli episodi analoghi avvenuto in passato a parti invertite. Tornano così d'attualità le foto di Maurito Icardi o addirittura quelle di Vincenzo Montella, autori in un passato non troppo recente di gol e di gesti che tanto male hanno fatto al Genoa e alla sua gente. Episodi in qualche modo vendicati, secondo la visione dei sostenitori rossoblù, da un loro fratello che pur difendendo altri colori non dimentica le proprie origini.

    ICONE CONTRAPPOSTE - Ciò che è praticamente certo è che la foto del numero 11 granata che spalanca le orecchie davanti al muro di tifosi blucerchiati è già diventata un'icona per chi ha il Grifone nel cuore. Un po' come accadde esattamente un anno fa con l'istantanea di Audero che volava alla sua destra a respingere il rigore di Criscito e con essa le speranze di salvezza del Genoa. O come il dito puntato di Sabiri che nella stessa stracittadina, dopo aver segnato il gol decisivo, indicava agli avversari la strada per la cadetti. Non a caso in Corso Italia, salotto buono del capoluogo ligure, già questa mattina è comparso un lenzuolo rossoblù recante la scritta: "Buongiorno da Pellegri".

    Corsi e ricorsi che tornano ciclicamente. Alimentando passioni e sfottò che, finché non trascendono nella violenza, in fondo rappresentano il sapore più autentico di un gioco che malgrado tutto continua a far impazzire miliardi di persone.

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