Pellè, 40 milioni non danno la felicità: via dallo Shandong per Lippi o l'Italia?
Gianluca Minchiotti
Un contratto da circa 40 milioni in due anni e mezzo può non bastare per essere felici. Già, perché secondo quanto appreso da calciomercato.comGraziano Pellè sarebbe già stufo dello Shandong Luneng, tanto da pensare a un'altra destinazione per il prossimo futuro. Una squadra non di primo piano (in questo momento è 12esima su sedici nella classifica della Super League), una città (Jinan) non enorme in rapporto ai parametri cinesi (circa sei milioni di abitanti), una piazza che non affascina nè l'attaccante della Nazionale né la fidanzata Viki Varga. Sono queste le ragioni che stanno facendo meditare il classe 1985 di San Cesario di Lecce, facendogli pensare di aver fatto la scelta sbagliata, anche al di là dell'imponente ingaggio percepito. Uno stato d'animo che traspare anche dalle prestazioni sul campo, perché al di là dei tre gol in sette partite (media discreta), il Pellè che stanno vedendo i tifosi dello Shandong Luneng sembra un giocatore con il freno a mano tirato. E chissà che le sirene dei club più importanti del campionato cinese (Guangzhou Evergrande - con il possibile ritorno di Lippi -, Jiangsu Suning, Shanghai Shenhua) non stiano giocando un ruolo... Molto meno probabile invece, ma non escludiamo nessuna sorpresa, un eventuale ritorno in Europa (e in particolare in Italia): a meno che Pellé non abbassi, e di molto, le pretese, è difficile che qualcuno possa garantirgli un ingaggio simile a quello attuale. La Super League cinese termina a fine ottobre, poi si aprirà il mercato: subito con un colpo di scena per Pellè?