Pastorin: Juventus, prendi Draxler
La disamina della partita è impietosa. Anche dal punto di vista della statistica: la Juve, contro l'Udinese, ha perso per la prima volta nella sua storia, in casa, alla prima di campionato! Ha perso male, senza gioco, confusa, smarrita, messa sotto da un avversario che ha pensato, soprattutto, a strappare il pari, per poi trovare con il francese Cyril Thereau, grazie a un fato decisamente amico, il gol della vittoria, con la retroguardia bianconera imbambolata.
La Juve ha avuto soltanto qualche occasione da rete, per il resto: trame disordinate e alcune scelte, a mio avviso, errate: Coman è promettente, non ci sono dubbi, visto anche il corteggiamento del Bayern Monaco, ma non è ancora un titolare, soprattutto quando hai a disposizione Dybala, Llorente e Zaza (che appare, in verità, come uno "strano caso"), Padoin non può fare il regista e Isla ha dimostrato, per l'ennesima volta, i suoi limiti. Detto tutto questo, si è trattato "semplicemente" di un passo falso. Di una sconfitta che potrebbe servire nel prosieguo del campionato, soprattutto sotto il profilo emotivo e psicologico.
Allegri ha ricevuto, a mio avviso, segnali chiari, soprattutto su alcuni singoli, sulle loro qualità e sulle loro predisposizioni tattiche. Cuadrado è un buon acquisto, serve sulla fascia: ma la caccia al trequartista non deve finire. Assolutamente. La Juve ha bisogno, un bisogno vitale, di un giocatore con queste caratteristiche. Un uomo d'ordine, un rifinitore, un'alternativa a Marchisio. Poi, ci sono gli infortunati da recuperare: Khedira, Marchisio, Morata e Asamoah, tutta gente di spessore. E contro la Roma, nel già delicatissimo match di domenica prossima all'Olimpico, Allegri potrà contare su Alex Sandro, uno che sulla fascia sinistra garantisce più cross e più velocità di Evra.
Ecco: nessun psicodramma (leggo, soprattutto sui social, di tifosi sconfortati, convinti di andare incontro a un'annata fallimentare: mi sembra, francamente, eccessivo). La Juve rimane favorita per lo scudetto, il quinto consecutivo, anche se sarà durissima. Pirlo, Tevez e Vidal non sono facili da sostituire, ma Dybala, Mandzukic (contro i friulani più bravo negli assist che non nelle conclusioni) e Khedira chiedono soltanto tempo e pazienza. Ovviamente, sempre in attesa di quel campione in grado di illuminare il gioco di Madama. Io insisterei su Draxler. Un asso vero. Senza se e senza ma.
Darwin Pastorin