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    • Pastorin: Juve-Lazio, salvate il calcio!

    Pastorin: Juve-Lazio, salvate il calcio!

    Pessimo inizio di stagione da parte del nostro calcio. Ultrà vergognosamente scatenati, in Italia e all'estero, risse in campo, un'immagine che peggiora giorno dopo giorno. E ci stiamo, ormai, stancando. Bisogna intervenire, basta con le parole, con provvedimenti e squalifiche che non portano a niente, con le promesse vane. Siamo caduti nel baratro, offrendo, giorno dopo giorno, il peggio del peggio. Buone notizie, certo, non mancano. Parma, ad esempio, ha risposto con dignità ed entusiasmo alla nuova squadra, risorta dalle ceneri dei danni fatti da più dirigenti a un club nobile, che aveva segnato positivamente gli Anni Novanta. Si ricomincia dal basso, dai dilettanti: eppure i tifosi si sono abbonati in massa, non abbandoneranno i loro nuovi beniamini. Ecco una "piazza" esemplare, che fan ben sperare per il futuro.

    Ma, in generale, siamo preoccupati, e indignati. I segnali che stanno giungendo sono da codice rosso, alcuni teppisti, durante Bologna-Spezia, sono arrivati a prendersi a bastonate e sprangate persino davanti ai bambini! Morale e etica sono scomparse. Vige la violenza per la violenza, senza senso. 

    Sabato prossimo, a Pechino, il football di casa nostra affronterà il primo, importante impegno. In
    mondovisione. Juventus e Lazio si sfideranno per la finale della Supercoppa Italiana: un trofeo prestigioso, che mette di fronte le protagoniste della passata stagione. I bianconeri di Massimiliano Allegri, ovviamente, davanti a tutti: con la conquista di scudetto e Coppa Italia e la Champions League persa soltanto all'ultimo atto, a Berlino, contro i "mostri" Messi e Neymar. 

    Toccherà a loro, alla Juve e alla Lazio, ai giocatori in campo e ai sostenitori, che non mancheranno, sugli spalti riscattare il pallone nostrano, con una prestazione esemplare, con il  bel gioco, la fantasia e la correttezza, tanta correttezza. Juve e Lazio devono vincere la partita dell'orgoglio, della sportività, della bellezza. 

    Darwin Pastorin

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