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Pastore: 'Il Milan mi voleva, quell'ovazione di San Siro...'
KAKA' - "Kaká lo guardavo ai tempi dell’Huracan: vedevo tutte le sue partite ed era devastante, ho dei ricordi bellissimi di quel suo Milan in cui faceva la differenza. Le sue accelerazioni, l’eleganza con cui portava la palla e segnava calciando in maniera delicata con tocchi precisi, di qualità. A me piaceva tantissimo e quando il mio agente lo ha saputo mi ha regalato la sua maglia. Quando l’ho avuta non ci capivo più niente e pochi giorni dopo sono stato a cena con suo padre: è stata una cosa molto carina. Poi negli ultimi anni ho incontrato Kaká un paio di volte e ci ho parlato. Una persona molto umile".
LA STANDING OVATION DI SAN SIRO: MILAN-PALERMO 2-2, SEMIFINALE DI COPPA ITALIA 2011, GOL E ASSIST PER HERNANDEZ - "Per un giocatore, l’ovazione di uno stadio di un’altra squadra è bellissimo. Io in quel momento ero in crescita, arrivavo dalla tripletta nel derby. Mi è successo anche con la Fiorentina, quando mi hanno sostituito quasi alla fine della partita e tutto lo stadio si è alzato in piedi ad applaudirmi. Milano e Firenze sono stati 2 episodi molto gratificanti: sono stati incredibili".
SABATINI - "Dopo tutte le partite mi rimproverava. Ogni lunedì mi faceva andare nel suo ufficio al Barbera le mi mostrava tutti gli errori che avevo fatto. Mi diceva: “Abbiamo vinto, abbiamo giocato bene, però devi vedere questo. Qua hai esagerato, qui hai fatto un tunnel in più o un tacco e non ce n’era bisogno, già vincevamo”. Altre volte mi faceva vedere dei dvd di un’ora e mezza con tutte le partite di quel mese e tutti i miei errori, come posizionamenti sbagliati o qualche corsa in più. Lui è stato un referente per me, mi ha portato in Europa e mi ha aiutato molto perché mi ha fatto crescere tanto e in poco tempo".