Calciomercato.com

  • Getty Images
    Partite truccate nella Serie B brasiliana: l'ombra dello spot fixing

    Partite truccate nella Serie B brasiliana: l'ombra dello spot fixing

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    In questi giorni il mondo del calcio brasiliano è sconvolto da uno scandalo legato alle scommesse fraudolente. A finire sotto inchiesta sono state alcune gare dell'ultima giornata del campionato di Serie B 2022. In particolare, i sospetti si appuntano su calciatori il cui comportamento in campo ha destato perplessità. A quelle perplessità ha dato corpo il procuratore della repubblica dello stato di Goiás, Fernando Martins Cesconetto, che ha istruito l'indagine giudiziaria il cui nome non è stato dato a caso: “Penalidade maxima”, cioè “massima punizione”. Che è anche una locuzione attraverso la quale si indica il calcio di rigore, come sappiamo bene grazie all'uso che se ne fa pure nella lingua italiana. E proprio i calci di rigore sono al centro dei sospetti. Decisioni arbitrali provocate da scorrettezze troppo grossolane per passare inosservate, come si può constatare dalla visione degli spezzoni pubblicati dal sito di Globo Esporte. Del resto, lo schema da realizzare per truccare la gara non consisteva nel pilotare il risultato, quanto nel fare assegnare tre calci di rigore in tre gare diverse, tutti durante il primo tempo. Dunque, quello che avrebbe dovuto essere realizzato era un sistema fraudolento che nel gergo viene definito “spot fixing”, che consiste nel truccare soltanto un episodio di gara. Le tre gare finite sotto inchiesta sono Vila Nova-Sport (0-0), Criciuma-Tombense (2-0) e Sampaio Corrêa-Londrina (2-1).

    Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, gli scommettitori avrebbero avvicinato i calciatori finiti sotto inchiesta per convincerli a commettere, durante il primo tempo, un fallo da rigore. A ciascuno dei calciatori sarebbe stata promessa una somma di 150mila reais (quasi 27mila euro), con anticipo di 10mila reais (1.800 euro) e saldo a cose fatte. Il piano sarebbe fallito perché nella gara fra Vila Nova e Sport non sono stati assegnati calci di rigore. Ciò che però non attenua la posizione degli indagati, qualora lo schema venisse provato.

    L'inchiesta giudiziaria è partita da una denuncia del presidente del Vila Nova, Hugo Jorge Bravo. E è curioso che a venire a conoscenza della possibile manipolazione sia stato il presidente di una delle squadre protagoniste della gara in cui la realizzazione del trucco è fallita. Nei giorni successivi alla giornata finale di campionato Hugo Jorge Bravo ha saputo del presunto coinvolgimento di un giocatore della sua squadra nell'altrettanto presunto schema di manipolazione a fini di scommesse. Il giocatore in questione sarebbe il ventenne centrocampista Rómario. Il quale, guarda caso, nelle settimane successive alla gara sospetta ha rescisso il contratto col Vila Nova per “grave atto di insubordinazione”.

    L'inchiesta ha portato a perquisizioni e arresti, e stando alle ultime notizie potrebbe allargarsi.

    Rimane sullo sfondo l'eccessivo spazio che è stato dato alla possibilità di scommettere sugli eventi sportivi. Ma questo è un tema sul quale torneremo domani perché merita trattazione a sé.

    @Pippoevai

    Altre Notizie