Parmamania: puntare in alto, si può...
Se si sbilancia pure Ghirardi che di solito, con la sua aria da bravo ragazzo se ne sta tutto calmo, tranquillo, comodo a guardare la situazione dal suo osservatorio, beh, vuol dire che manca davvero poco per scatenare un entusiasmo coinvolgente. Cassano è l’ago della bilancia. L’ufficialità ci sarà a giorni, forse a ore. Il presidente del Parma cerca di trattenere le sue emozioni quando, davanti agli uffici della Lega viene intercettato dai cronisti che lo marcano stretto e da cui è difficile divincolarsi, ma inevitabilmente si lascia scappare un filo sottile di quell’entusiasmo che si è trasformato in passione, amore per il calcio.
Un amore da esteta, da romanzo dannunziano. Il piacere di vedere Cassano giocare per la sua squadra è solo una conseguenza, perché si parte, per una volta, dal fatto che l’artista sta dipingendo le tele del presidente e che gli altri dovranno preoccuparsi di limitare gli arazzi colorati e i dipinti che FantAntonio sarà pronto a creare. Sì, Ghirardi è così ed è per questo che ha saputo mescolare entusiasmo e amore per il calcio, tanto da portarlo a prendere una squadra che veniva da eventi tutt’altro che incoraggianti, superare una retrocessione e regalare anche il giocatore più importante della sua gestione, parole sue.
Antonio Cassano non è ancora un calciatore del Parma, manca l’ufficialità, ma è stato ribattezzato già come il colpo da biliardo del numero uno gialloblù. E per lui stavolta è davvero vietato sbagliare. L’ambizione del Parma passa inevitabilmente dai suoi piedi e con Cassano si può, si deve puntare in alto. Un’accoglienza alla Tevez, giurano i tifosi, un entusiasmo che sfocerà in un oceano di affetto per l’ex ragazzo di Bari vecchia, ragazzo che è diventato uomo, che dovrà dimostrare ancora una volta di essere tale, alla faccia dei giudizi che pendono sulla sua testa, gravi come taglie, che stanno a significare quanto ci si possa aspettare da uno come lui.
E’ vietato sbagliare stavolta, è vietato parlare di salvezza e basta, nell’anno del centenario non si può. E’ vietato accontentarsi, perché non puoi limitarti a guardare le mostre altrui quando l’artista dipinge per te. E se si sbilancia pure il presidente…