La soddisfazione è grande nel vedere Sebastian Giovinco prendersi i complimenti dello staff della Nazionale. Non solo per i tifosi del Parma, ma anche per i dirigenti che lo hanno preso in prestito l'anno scorso dalla Juventus. Ma qualche timore c'è già dalle parti di Collecchio.

La paura è infatti che da qui a fine stagione aumenti il numero, già alto, delle pretendenti alla Formica Atomica. O, ancora peggio, che qualcuno a Torino si svegli e decide di dire no al Parma. I rapporti tra Juventus e dirigenza crociata saranno fitti la prossima estate. Perché oltre a Giovinco, in prestito con diritto di riscatto della metà a favore di Ghirardi, c'è anche un Amauri in prestito secco e un Palladino in comproprietà.

Ma se su Amauri nessuno si è fatto illusioni (la Juventus lo ha prestato al Parma per rivalutarlo e venderlo a giugno), su Giovinco le speranze non sono mai mancate. In fondo, per tenerlo in Emilia bastano tre milioni di euro pagabili in tre anni (per la metà). Una cifra alquanto bassa, un affare vero e proprio. A patto che la Vecchia Signora non decida di riportarlo a casa e puntare su di lui. Una scelta che cambierebbe notevolmente gli scenari.