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    Parmamania: e se Jorquera...

    Parmamania: e se Jorquera...

    Non c'è due senza tre... . Il motto è chiaro, un monito per Donadoni, un incoraggiamento. L'allenatore del Parma ci sta pensando da giorni, da quando ha cominciato il ritiro e si è visto di fronte, tra i tanti volti nuovi, un certo Cristòbal Jorquera, un tipo che aveva visto passare, l'anno scorso, solo per firmare il contratto e poi prendere l'aereo, direzione Turchia.

    Uno dei tanti rientri di prestiti, una delle operazioni che Leonardi ha voluto fortemente alla fine dello scorso mercato, un "oggetto" abbastanza misterioso, acquistato dal Genoa e girato a una squadra dal nome impronunciabile: Eskisehirspor. Nel giorno del raduno, puntuale, con cappellino da rapper e barba incolta, ha varcato la soglia di Collecchio, dentro una macchina carica di valige e piena anche di buoni propositi, tradotti subito in idee e impegno, dedizione. 

    El nino vertical, il soprannome deriva dalle caratteristiche fisiche e tecniche del cileno, sa trattare il pallone, proprio come piace a Donadoni. Il piede gentile e la sua visione di gioco, gli hanno permesso di scalare posizioni importanti nella classifica di gradimento e appena può, è aiutato a mettere minuti nelle gambe e a tirarsi a lucido, perché forse vuole che resti. Nasce come trequartista, ma non sempre riesce ad esprimere il meglio di sé tra le linee, per questo viene adattato in una posizione di campo che non predilige particolarmente.

    Nel Genoa lo abbiamo visto anche come mezz'ala, in un centrocampo a cinque o a tre, ma Donadoni sta osando e, come per Valdes e Marchionni, vuole provare nell'esperimento di indietreggiare Jorquera ancora di qualche metro, piazzandolo davanti alla difesa. Non c'è due senza tre... Magari riesce anche qui, a trasformare un calciatore abituato a fare altro, in un play basso come nel basket. 

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