Parmamania:| Infermeria, allarme rosso
Forse è il caso di incrociare le dita. Perché adesso inizia la vera lotta per non retrocedere. Da domenica sino a Natale non vi saranno soste. Si parte dalla trasferta di Cesena, che già dovrà dire molto, e poi si continua con Parma-Roma e Parma-Chievo, il match che chiuderà il mese di ottobre. Inutile nascondersi. Dopo le prime sei giornate in cui il calendario non era dei più sfavorevoli e sono comunque stati raccolti soltanto cinque punti, adesso bisogna farne almeno sei in tre partite. Quindi è davvero il caso di sperare bene. Sperare che in questi giorni Pasquale Marino stia adottando i correttivi necessari per rimettere in sesto la squadra.
Ma, soprattutto, sperare che i bollettini medici finiscano di infittirsi, come è accaduto in questi giorni. Giovinco, al momento, non è ancora rientrato in gruppo ed effettuerà un provino giovedì. Lucarelli è stato fermato a scopo precauzionale, mentre Morrone ha ricominciato a lavorare normalmente soltanto martedì. Se a questo quadro si aggiunge il lungodegente Galloppa e il 'disperso' Paloschi, si capisce quanto sia insostenibile la situazione. Lasciando da parte i sogni di gloria estivi, questo Parma è una squadra che non ha una rosa oceanica. E senza quei tre o quattro giocatori in grado di fare la differenza è poca cosa. Anche perché nessuno, sinora, ha estratto il jolly decisivo dalla panchina.