All’Olimpico il Parma ci va con la voglia di riscatto e quella di conoscere davvero chi è. La gara con la Lazio prima, quella del recupero con la Roma dopo qualche giorno, nemmeno il tempo d respirare che Donadoni dovrà allestire la formazione anti-Napoli, in un ciclo infernale che non fa paura, da quanto dice il tecnico del Parma. Il vantaggio che ha sui biancocelesti Donadoni vorrebbe per lo meno conservarlo, meglio se riuscisse ad aumentarlo, ovvio, ma in tempi ravvicinati, i calcoli li evita. Perde Paletta per la gara con i biancocelesti, probabilmente lo sostituirà Felipe che farà coppia con Lucarelli, diffidato. La coperta si fa corta, in questa fase della stagione è meglio mettere il più possibile del fieno in cascina, per farsi trovare pronto in periodi di emergenza. Senza Amauri per tre giornate, con la condizione fisica di certi che non è al massimo, compresa quella di FantAntonio che non è proprio al meglio e che nei giorni scorsi ha avuto qualche linea di febbre, Donadoni cerca di farsi coraggio con il vantaggio che ha in classifica e di battere il tasto sul fatto che l’EL dipende solo dal Parma che è davanti. Guai a pensare agli altri, o cadere in dei tranelli del tipo: la Lazio vive un momento delicato, per via dei tifosi. Ragionamenti che lasciano il tempo che trovano, per dirla alla Donadoni, il Parma deve essere bravo a isolarsi da tutto e tutti e giocare ogni gara come se fosse obbligato a vincerle tutte. E’ facile, dopo il cammino stupendo che Donadoni ha fatto fino ad ora, rilassarsi, anche per via di certe energie nervose che potrebbero venire meno, ma se vuoi sorprendere, devi saper condurre la nave in porto e cercare di portare a termine la missione, che senso avrebbe fermarsi un attimo prima? Con la Lazio, malgrado non lo voglia ammettere, il tecnico si gioca l’Europa, batterla vorrebbe dire fare un passo gigante verso il traguardo, perché le partite diminuiscono e le concorrenti pure.