Parmamania: Cassano, ma che dici?
Eh no, caro Antonio, non si fa così. L'ha sognato, ci è caduto con tutte le scarpe, ha sentito l'odore di quella Nutella, misto a aria di casa, ma poi, quando si è destato, si è reso conto che quello rimaneva solo un sogno e che di concreto, FantAntonio, non ha avuto nulla, se di concreto si intende vestire la maglia della Samp. E, per sua stessa ammissione, la voglia, la speranza di andare a Genova è svanita così, senza che nessuno gli abbia detto nulla, o fatto un segno, oppure uno sguardo.
Come un in un gruppetto di ragazzi, quando da quella che hai sempre ammirato, ti aspetti uno sguardo oppure un cenno e, nel frattempo, stai con l'altra. Poi se arriva la lasci. Avrà pure avuto chissà quante donne, ma Antonio Cassano non si è certo distinto per essere quel cavaliere sognato dalle principesse. Eh no, caro Antonio, non si fa così. Eppure il Parma ti ha dato tutto, chiavi in mano e gente disposta a sacrificarsi per te, "ti trattano da re", ma tu hai voltato ancora una volta le spalle a chi non lo merita e, stavolta, ti sei giocato una bella carta, sciupandola così, pubblicamente.
Avrai pure ammesso sinceramente i tuoi pensieri, ma con i sentimenti non si gioca, mai. E senza pensare alla gente che "ti tratta bene la domenica", come dici tu, hai ammesso che resti a Parma perché la Samp non ti ha chiamato. lo avrai pure detto in sede di firma del contratto, ma in quell'occasione hai detto pure che tu vai dove ti vogliono bene, dove ti fanno sentire importante. Come la spieghi, ora, questa? Eh no, caro Antonio, non si fa così.