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Parmamania: Baraldi, bentornato!
A volte ritornano. Luca Baraldi è stato uno dei salvatori del Parma (ai tempi del crack Parmalat) e potrebbe tornare a esserlo a distanza di dieci anni esatti: infatti è caduto in questi giorni il secondo lustro della salvezza con il Bologna, all'ultimo respiro. Solo che stavolta la salvezza non si gioca tanto sul campo, ma a colpi di riunione.
Perché il Parma va salvato intorno a un tavolo, va salvato con trattative e chi la spunta sarà visto sempre come colui che ha risparmiato il baratro a una delle società più gloriose del nostro calcio. E proprio poche ore fa, davanti all'ufficio dei curatori Anedda e Guiotto, si è presentato in bello stile Luca Baraldi, in sella alla sua bicicletta, sorridente come ai vecchi tempi. "Mi hanno spiegato le cose come stanno e mi hanno chiesto una consulenza, il Parma è nel mio cuore, faccio quello che posso".
Poi la ricorrenza: "Ci siamo salvati 10 anni fa contro il Bologna, spero di portare fortuna anche in questa occasione. Nelle imprese bisogna crederci, questo è un compito difficilissimo, non so quale sarà la soluzione, indipendentemente dalla cordata che rappresento, spero che il Parma si salvi e basta".
E' una questione di cuore la sua: "Io vivo qui, il mio lavoro è fatto da esperienze di questo tipo e mi sono messo in gioco. Posso dire che oltre ai curatori, anche Demetrio Albertini che è stato un mio calciatore ai tempi della Lazio si è messo in gioco per bene e ha fatto un grande lavoro. Per ora non sono previsti incontri con la Figc. I nostri interlocutori sono la Federazione e l'Aic, sono stato incaricato oggi e spero che solo che non siano i nostri antagonisti".
Perché il Parma va salvato intorno a un tavolo, va salvato con trattative e chi la spunta sarà visto sempre come colui che ha risparmiato il baratro a una delle società più gloriose del nostro calcio. E proprio poche ore fa, davanti all'ufficio dei curatori Anedda e Guiotto, si è presentato in bello stile Luca Baraldi, in sella alla sua bicicletta, sorridente come ai vecchi tempi. "Mi hanno spiegato le cose come stanno e mi hanno chiesto una consulenza, il Parma è nel mio cuore, faccio quello che posso".
Poi la ricorrenza: "Ci siamo salvati 10 anni fa contro il Bologna, spero di portare fortuna anche in questa occasione. Nelle imprese bisogna crederci, questo è un compito difficilissimo, non so quale sarà la soluzione, indipendentemente dalla cordata che rappresento, spero che il Parma si salvi e basta".
E' una questione di cuore la sua: "Io vivo qui, il mio lavoro è fatto da esperienze di questo tipo e mi sono messo in gioco. Posso dire che oltre ai curatori, anche Demetrio Albertini che è stato un mio calciatore ai tempi della Lazio si è messo in gioco per bene e ha fatto un grande lavoro. Per ora non sono previsti incontri con la Figc. I nostri interlocutori sono la Federazione e l'Aic, sono stato incaricato oggi e spero che solo che non siano i nostri antagonisti".