Parma, Dzemaili| 'Palla a terra mi diverto'
Prima di tutto Blerim Dzemaili, centrocampista svizzero del Parma provato in queste amichevoli da Marino anche come regista, fa i complimenti a Levico Terme: "Siamo stati molto bene, è stata una preparazione come ognuno avrebbe voluto farla. Io mi sento molto bene ormai le gambe girano molto bene ed era la cosa più importante. Le struttre sono state perfette, davvero all'altezza".
Diciamo che il Parma sta provando due sistemi di gioco dove lei è sempre il perno centrale. Come sta studiando queste due versioni?
"Per me o un 3-4-3 o un 4-3-3 non cambia molto. Perché alla fine hai un giocatore più in difesa oppure uno più a centrocampo. Alla fine devi lavorare dove c'hai la superiorità numerica e lì decidi la partita. Se ci sono tre centrocampisti con un mediano basso, come abbiamo provato stamattina, allora è a centrocampo che devi trovare la soluzione per offendere. Mentre se ci sono tre difensori devono essere loro a muoversi di più per fare maggiore gioco. Secondo me non cambia tanto, devi essere sempre disponibile. Nel Parma ci sono tanti giocatori che possono giocare in tanti ruoli. Questo è un vantaggio evidente".
Lei, il centrocampo, lo ha giocato tutto, però sembra molto entusiasta di questa soluzione.
"A me piace molto la posizione davanti alla difesa. E' chiaro che a volte fai più fatica. I primi 20 minuti contro la Spal abbiamo faticato, anche se in realtà non abbiamo rischiato particolarmente. Il gol è stato frutto soprattutto di una bellissima azione loro. Ma da tempo la squadra conosce le giocate, le prova in partita e in allenamento. Io in quella posizione mi trovo benissimo. Ci ho già giocato e spero di giocarci. Poi decide il mister, io sono a disposizione come tutti e sono pronto a giocare anche in un ruolo che non mi piace".Forse quest'anno però è più divertente perché non usate più lanci lunghi?
"Sicuramente è più divertente. Io mi ero abituato a giocare palla a terra, anche allo Zurigo giocavo così, senza buttare mai via la palla. Io con un allenatore come Marino che vuole giocare palla a terra sono naturalmente molto contento. La squadra sta facendo ciò che chiede il mister, con tutto quello che abbiamo in corpo, cerchiamo di dare sempre tutto".Parlando di mercato, sembra che non ci saranno tantissime variazioni. Quindi anche se giocano più o meno gli stessi la squadra è cambiata. Potrebbero esserci dei problemi di sintonia con Marino?
Dipende da noi giocatori. La cosa che non dobbiamo perdere è assolutamente l'aggressività. La voglia di essere veloci, di recuperare la posizione, di recuperare la palla. Questo è importante soprattutto nel 4-3-3 dove è normale perdere la palla di più. Questa è la cosa più importante ora. Per dirti la verità io non ho paura di fare fatica.
Ormai siamo alla fine del ritiro. Qual'è il suo bilancio personale?
La squadra è cresciuta più del previsto. Stiamo vivendo un buon momento. Ma ora dobbiamo inziare a pensare al campionato. Ora dobbiamo cominciare a concentrarci su quello. Ora le amichevoli devono essere giocate come se fossero partite di campionato, per iniziare ad acquistare la mentalità. Io credo che la squdra abbia fatto bene il ritiro. Però nonostante questo siamo ancora a 0. Dobbiamo ripartire come siamo partiti l'anno scorso. Per ottenere fiducia massima.
L'obiettivo è sempre a brevi passi?
L'obiettivo è partita dopo partita. Soprattutto dalla prima, che è il Brescia. Non dobbiamo pensare che sia una neo promossa. Perché anche noi lo eravamo l'anno scorso. In tanti quando ci affrontavano pensavano "Sarà facile, è una neo-promossa", mentre noi facevamo buone prestazioni e mettevamo tanti in difficoltà. Bisogna stare con i piedi per terra e cominciare tranquilli. Umili. Io paura non ne ho ma dobbiamo preoccuparci tutti.