La penna ferisce più della spada e quella di Alberto Costa non ha (giustamente) pietà del povero Diavolo e del suo presidente Silvio Berlusconi. Il giornalista del Corriere della Sera rivela un tanto curioso quanto preoccupante retroscena di mercato: Marcelo Brozovic era stato offerto prima al Milan, ma Galliani non ha concluso la trattativa perché non poteva spendere i 3 milioni di euro messi sul piatto dall'Inter per un prestito fino a giugno 2016, quando i nerazzurri dovranno pagare altri 5 milioni per riscattare il centrocampista croato a titolo definitivo dalla Dinamo Zagabria. 

RETROSCENA SU BROZOVIC - Alberto Costa scrive nel dettaglio: "A dispetto delle difficoltà legate al cambio in corsa dell'allenatore e di una situazione finanziaria non certo brillante, la campagna di rafforzamento invernale dell'Inter è parsa funzionale a un progetto di squadra tout court. C'è un filo logico che Roberto Mancini è riuscito ad imporre alla proprietà indonesiana. C'è un retroscena che riguarda Brozovic e che appunto permette di comprendere come il Milan sia in una situazione particolare in cui la confusione si mischia alle risicate disponibilità finanziarie: Brozovic era stato proposto prima al Milan in ossequio alle antiche simpatie milaniste del suo agente ma l'affare si è arenato per una questione di vile denaro, 3 milioni di euro che la dirigenza rossonera non ha voluto sborsare. In sostanza Galliani non ha potuto spendere 3 milioni cash ed è con questa politica che sogna di riempire lo stadio che verrà e che continuando di questo passo si chiamerà 'Parametro zero stadium'. Alle medesime condizioni, Erick Thohir non si è lasciato sfuggire il talento croato chiudendo immediatamente l’operazione. Prestito fino al 30 giugno 2016 e obbligo di riscatto già fissato".