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    Panchina Monza, per il dopo Palladino restano due candidati

    Panchina Monza, per il dopo Palladino restano due candidati

    • Stefano Peduzzi
    “Del mio futuro ne parleremo a fine stagione”. Per mesi Raffaele Palladino ha ripetuto, quasi alla noia, che il suo futuro sarebbe stato deciso dopo un incontro a fine campionato con Adriano Galliani. Alla fine quell’incontro non c’è stato. Di fatto Palladino aveva già in testa di lasciare il Monza da mesi: “Sono ambizioso e ho il contratto in scadenza” aveva cominciato a dire da fine dicembre. Il lungo addio si è consumato con una salvezza conquistata con largo anticipo e qualche risultato così così che ha allontanato pian piano il Monza dalla zona rischio. Il Palladino 3.0 a Monza è pura utopia.
    Anche perchè il tecnico di Mugnano sta sfogliando la margherita per capire cosa fare nella prossima stagione. Venerdì sera l’ormai ex allenatore dei brianzoli è arrivato a Firenze per incontrare la dirigenza della Fiorentina. Mentre sabato sera l’accordo tra Palladino e la Viola sembrava cosa fatta, ad oggi sembrano emerse alcune problematiche riferite all’agente dell’allenatore Beppe Riso. Problemi sulla carta risolvibili, ma il contratto, al momento, non è stato ancora firmato. Sullo sfondo per Palladino restano Bologna e Lazio con qualche remota possibilità anche a livello di club esteri. 
    E il Monza? Da diverse settimane Adriano Galliani ha bloccato Alessandro Nesta che conosce dai tempi del Milan e che in questa stagione ha fatto fuori i lombardi dalla Coppa Italia. Nesta, proprio in questi giorni, si è preso qualche giorno di riflessione con la Reggiana, club che ha portato alla salvezza nello scorso campionato di serie B. C’è un nome, però, che nelle ultime ore è diventato molto caldo per il fronte brianzolo: quello di Marco Baroni. Baroni, tra l’altro ex biancorosso per aver giocato in Brianza negli anni ‘80, sarebbe il profilo ideale per una squadra che il prossimo anno punterà soprattutto a salvarsi con tanti ragazzi giovani. E il lavoro di Baroni a Verona è sotto gli occhi di tutti. Sullo sfondo restano i nomi di Dionisi e Pirlo, ma al momento non sono candidature forti. Anche perché Adriano Galliani, di rientro dalla trasferta di Londra in Champions League, vuole chiudere il discorso nuovo allenatore al più presto, con ogni probabilità alla fine della prossima settimana.
    Ci sarà poi da pensare al mercato: con le partenze certe di Michele Di Gregorio e Andrea Colpani ci sarà da rinforzare una rosa che il prossimo anno punterà ad una salvezza tranquilla. Per sistemare il bilancio, sarà necessario probabilmente il sacrificio di una terza pedina: Dany Mota, Andrea Carboni e Warren Bondo sono i giocatori di maggior talento che potrebbero portare nelle casse di Fininvest quei soldi necessari per affrontare con tranquillità il terzo anno di serie A. 

     
     

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