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    Panama Papers, non solo l'Inter: ora spuntano anche Infantino e Seedorf

    Panama Papers, non solo l'Inter: ora spuntano anche Infantino e Seedorf

    Spunta anche il nome di Gianni Infantino, neo presidente della Fifa, fra i documenti dei Panama Papers. Lo riporta il Guardian secondo il quale da alcune carte risulta che Infantino, quando era capo dei servizio legali della Uefa, avrebbe avuto un ruolo in accordi relativi ai diritti tv affidati a società offshore, nell'ambito di quella che i media bollarono come la 'Coppa del Mondo della corruzione” (quella del 2006 disputata in Germania). Infantino ha sempre negato di essere coinvolto in quella vicenda.

    INFANTINO - Secondo il Guardian, una serie di contratti dal 2003 al 2006, co-firmati da Infantino, collegano la Uefa per la prima volta a una delle aziende coinvolte nello scandalo che ha portato alle dimissioni dell'ex presidente della Fifa Sepp Blatter. La Uefa ha negato ogni coinvolgimento di uno qualsiasi dei suoi dirigenti o qualsiasi altro partner per il marketing. La Fifa ha ribadito a sua volta che Infantino non ha avuto alcun rapporto con i dirigenti attualmente sotto inchiesta o con le loro aziende.


    LA RISPOSTA - "Sono costernato e non accetto che la mia integrità venga messa in dubbio da alcuni media, tanto più che la Uefa ha già rivelato in dettaglio tutti i fatti riguardanti questi contratti". Lo dichiara attraverso una nota il presidente della Fifa Gianni Infantino, a proposito del suo presunto coinvolgimento - così come riportato dal Guardian - nel caso Panama Papers. "Dal momento in cui sono venuto a conoscenza delle ultime richieste dei media in merito, ho subito contattato l'Uefa per cercare chiarezza. L'ho fatto perché non sono più all'Uefa e sono loro ad avere in esclusiva l'accesso agli atti riguardanti questi contratti - dichiara Infantino -. Nel frattempo, l'Uefa ha annunciato che sta procedendo alla revisione dei numerosi contratti commerciali ed ha ampiamente risposto ai media alle domande relative a questi specifici contratti. Come già detto, non ho mai personalmente avuto contatti con la Cross Trading né con i suoi proprietari e la procedura di gara è stata portata avanti dal Team marketing per conto dell'Uefa. Voglio affermare per la cronaca che né la Uefa né io siamo stati mai contattati da alcuna autorità in relazione a questi particolari contratti. Inoltre, non vi è alcuna indicazione per eventuali reati per nessuno dell'Uefa né per me stesso in questa materia".

     

    INTER - Un grande giro di denaro trasferito in paradisi fiscali da studi legali internazionali e banche. È questo l'oggetto dell'inchiesta denominata Panama Papers. Politici, funzionari, criminali e personaggi del calcio e dello sport, italiano e mondiale sono coinvolti nell'inchiesta. I documenti sono stati diffusi dalle testate legate all'Icij (International consortium of investigative journalists) e da Wikileaks. Sui media rimbalzano a vario titolo nomi pesanti, da Michel Platini agli ex calciatori Ivan Zamorano e Gabriel Heinze, più Leonardo Ulloa che ora incanta col Leicester, e una ventina di club tra cui Boca e Inter. Dai nerazzurri, però, filtra assoluta tranquillità, come scrive il Corriere della Sera.


    SEEDORF - Tra i nomi degli sportivi ci sarebbe anche quello di Clarence Seedorf. Secondo il quotidiano olandese Trouw, infatti, Seedorf avrebbe concluso un accordo di sponsorizzazione nel 2005 con un gioielliere italiano per la sua squadra corse il “Team Seedorf Racing” (che ha partecipato anche al motomondiale classe 125) , squadra che aveva creato insieme ad altri soci tra cui l’indimenticato terzino dell’Inter e della nazionale brasiliana Roberto Carlos. Questo contratto sarebbe stato ceduto più volte da una società offshore all’altra, non è chiaro ancora però a che fine. L’inchiesta olandese inoltre non chiarisce neanche se Seedorf abbia tratto profitto dall’operazione o se invece sia stato vittima dei suoi soci in affari.
     


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