Paloschi, 10 anni fa l'esordio da sogno: oggi sfida il suo Milan e l'erede Cutrone
IL GOL DA PREDESTINATO - Un debutto da sogno quel 10 febbraio 2008 (esattamente 10 anni anni fa!!! Di già...), quello che tutti desiderano, bramano. E gli invidiano. Contro il Siena esce Serginho, entra Paloschi, accolto dall'ovazione, sinonimo di attesa, del pubblico. "Segna gol a raffica in Primavera, perché non dargli una chance?" Sembra dire il pubblico. Ancelotti, che sa ascoltare, soddisfa i tifosi e regala il baby bomber al popolo. E poi? Rinvio di Dida, spizzicata di testa di Ambrosini, verticalizzazione di Seedorf, tiro a incrociare di Paloschi. Corsa piena di entusiasmo, bocca spalancata, una manifestazione pura di gioia. Brocchi il primo ad abbracciarlo, poi arrivano tutti gli altri: Seedorf, il suo idolo Pippo Inzaghi, Cafu. E arrivano anche loro, le lacrime di Carlo Ancelotti: "Incredibile, incredibile!" e il cenno d'intesa con Tassotti. E Galliani? "Io me ne vado".
CUTRO-GOL - L'esordio in A, di Cutrone, era arrivato già lo scorso anno, all'ultima in casa contro il Bologna. I gol, invece, sono arrivati tutti in questa stagione, a sorpresa. Prima rete stagionale del nuovo corso, contro il Lugano in amichevole; poi le reti in Europa League, le prime in Serie A e quella nel derby in Coppa Italia. Gol nelle giovanili, come Paloschi, gol in Prima Squadra, come Paloschi. Entrambi affamati di gol, entrambi mossi da un nervo che li fa vivere in area di rigore, entrambi iniettati di veleno, morsi da chissà quale essere spiritato.
DESTINI DIVERSI? - Inizi da sogno. E poi? Paloschi ha girovagato per l'Italia, pizzicando la Premier: Parma, Genoa, Chievo, Swansea, Atalanta e ora Spal. Il percorso di Cutrone è esclusivamente rossonero. E, con un rinnovo di contratto alle porte, anche il futuro sembra essere legato a doppio filo con i rossoneri: Gattuso ci conta, e con un Kalinic infortunato e un André Silva perenne incognita, il classe '98 milanista sembra già essere l'unica certezza. Per l'oggi per il domani. E' un altro Milan rispetto a quello di Paloschi: probabilmente, in questo Milan quel Paloschi sarebbe stato utile tanto quanto Cutrone. Ora, contro la Spal, di fronte, si troverà il suo "predecessore", l'ultimo baby che fece impazzire una tifoseria intera, proprio come lui ora. La differenza? Paloschi lo fece in un Milan-Siena, Cutrone lo sta facendo da inizio stagione. Uno di fronte all'altro, come davanti a uno specchio. Così diversi, così simili.
@AngeTaglieri88