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'Pallone entra quando Dio vuole': 5 anni senza Boskov, le frasi che lo hanno reso indimenticabile
Se la sua Sampdoria è rimasta nel cuore di tutti, con quella Coppa dei Campioni sfiorata nel 1992 (aveva perso la prima finale sulla panchina del Real Madrid contro il Liverpool nel 1981), le sue perle sono entrate nella cultura calcistica. Da Gullit che è 'come cervo che esce da foresta' a 'rigore è quando arbitro fischia', senza dimenticare 'Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare', oggi, 5 anni dopo l'ultimo saluto, vogliamo ricordarlo con alcune delle sue frasi più celebri. E vogliamo ricordarlo così, con le sue parole dopo la vittoria dello scudetto sampdoriano: "Sampdoria gioca calcio con cuore, come quando una mamma ama suo figlio. Sampdoria non è solo una squadra professionale, ma mette animo in tutto corpo". Come tu, Boskov, mettevi anima e cuore quando un pallone rotolava per il campo.
LE FRASI INDIMENTICABILI DI BOSKOV
- "Gullit è come cervo che esce di foresta"
- "Gullit è come cervo ritornato in foresta" (la prima quando arriva alla Samp, la seconda quanto torna al Milan)
- "Rigore è quando arbitro fischia"
- "Loro come noi, due gambe e undici giocatori in campo. Più di noi hanno solo le Fiat" (prima di una sfida contro la Juve)
- "Pallone entra quando Dio vuole"
- "Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0". Zenga la fece sua lo scorso anno a Crotone dopo il ko contro la Lazio: "Meglio un 4-0 che quattro 1-0",
- "Grande giocatore vede autostrade dove altri vedono solo sentieri"
- "Meglio un amico con difetto che niente amici: meglio campioni con difetto che niente campioni"
- "Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili".
- "Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare"
- "Squadra che vince, non si cambia".
@AngeTaglieri88