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    Pallone d'Oro: perchè lo merita Neuer

    Pallone d'Oro: perchè lo merita Neuer

    • Federico Ciapparoni
    In principio fu Lev Jasin, poi più nessuno. Era il 1963 quando il portiere sovietico della Dinamo Mosca vinse il Pallone d'Oro, prendendosi il gradino più alto del podio a scapito di Gianni Rivera, storica bandiera del Milan, e Jimmy Greaves, leggendario attaccante di Chelsea e Tottenham. Da quel momento nessun portiere ha più vinto lo storico trofeo individuale. Ma non è finita qui. Anche le possibilità di vedere un portiere tra i finalisti del premio si contano sulle dita di una mano: nel '76 fu Ivo Viktor, portiere del Dukla Praga, che si prese il terzo gradino del podio, arrivando dietro a Franz Beckenbauer e Rob Rensenbrink; nel 2001 e nel 2002 fu invece Oliver Khan, portiere del Bayern Monaco, a classificarsi per due anni consecutivi terzo miglior giocatore del mondo, lasciando il premio nelle mani di Michael Owen prima e di Ronaldo, poi; nel 2006 toccò a Gianluigi Buffon, portiere della Nazionale italiana campione del mondo, prendersi il secondo posto alle spalle del suo connazionale Fabio Cannavaro. Poche, pochissime chance per un estremo difensore di riuscire a farsi riconoscere il proprio talento. Tutto questo a dimostrazione che una bella giocata o un bel gol siano di gran lunga più spettacolari e più apprezzati di un intervento sulla linea di porta. Quest'anno, però, con la candidatura tra i finalisti di Manuel Neuer, portiere del Bayern Monaco e della Nazionale tedesca campione del mondo, qualcosa potrebbe cambiare.


    COME JASIN, ANCHE MEGLIO - Manuel Neuer è un portiere moderno, di grande fisicità, ma dotato anche di una grande velocità e un'ottima reattività. Ciò che fa di lui l'estremo difensore più forte del mondo, però, è senza dubbio la prontezza dei riflessi, che lo rende agile ed esplosivo. La padronanza dell'area di rigore, che trova conferma nelle sue ottime uscite sulle palle alte, completa il quadro tecnico che lo rende unico tra i pali. Neuer, però, rispetto ai suoi colleghi, ha qualcosa in più: la capacità innata di coprire una grande distanza. Non è raro vederlo gestire l'intera trequarti, inventandosi libero aggiunto e aiutando la retroguardia della sua squadra. La somiglianza con lo storico portiere russo Lev Jasin è, però, inconfutabile. Nonostante il calcio abbia subito un'evoluzione in questi anni, tra i due c'è un filo conduttore non indifferente: l'ottima capacità di controllare il pallone (Neuer addirittura con entrambi i piedi) e la capacità di fare rinvii lunghi e precisi che spesso si trasformano in assist per i compagni. Un altro aspetto che spesso rappresenta una variabile importante nella valutazione dei portieri è la gestione dei calci di rigore. Se Jasin nella sua storia si dice abbia parato più di 150 rigori, il portiere tedesco, ovviamente con cifre più ridimensionate, ha fatto del tiro dagli 11 metri uno dei suoi punti di forza. Nel corso della finale di Champions League della stagione 2011-12, contro il Chelsea, infatti, Neuer, dopo aver respinto un rigore a Mata, si è presentato poco dopo sul dischetto, realizzando il terzo rigore della propria squadra. Una dimostrazione di grande personalità, che però non è bastata per aggiudicarsi la finale, vinta dalla squadra inglese per 4-3. Un bagaglio tecnico che ha consentito al portiere tedesco di ergersi leader delle squadre in cui ha militato, dando un contributo fondamentale per la vittoria di importanti trofei. Se con il Bayern Monaco il ragazzo di Gelsenkirchen ha vinto tutto (2 Campionati, 1 Champions League, 3 Coppe di Germania, 1 Supercoppa Europea e 1 Mondiale per Club), è con la nazionale tedesca che Neuer si è consacrato vero e proprio leader: nel 2009, tra i pali della selezione Under 21, vince l'Europeo, mentre nel 2014, con la Nazionale maggiore, si laurea campione del Mondo in Brasile, battendo in finale l'Argentina di Leo Messi e dimostrando a tutto il Mondo di essere il portiere più in forma del panorama calcistico internazionale.

    PREMIAZIONE - Manuel Neuer arriverà il 12 gennaio a Zurigo con l'intento di soffiare a Messi e Cristiano Ronaldo il prestigioso premio, forte del fatto di poter sfoggiare, a differenza loro, il trofeo più importante del 2014: la Coppa del Mondo conquistata in Brasile con la Nazionale tedesca e il relativo premio di miglior portiere della competizione. Chissà se avrà ragione il suo compagno di squadra e di nazionale Thomas Muller, che nei giorni scorsi ha affermato:"Sarebbe giusto se vincesse Manuel, altrimenti che noia!". Non ci resta aspettare per scoprire se il portiere riuscirà a far suo anche questo pallone (d'Oro), magari anticipando in uscita alta gli altri due contendenti.

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