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    Palermomania: zero chiacchiere

    Palermomania: zero chiacchiere

    • Salvo Ferrara
    Il calcio è bello anche per le critiche e le chiacchiere che una volta erano da bar e che oggi diventano da facebook, innescate da una tastiera che permette spesso di entrare nel merito di determinate questioni senza magari essere al corrente di alcune logiche o, addirittura, senza presenziare agli eventi sportivi.
     
    Succede anche questo a Palermo dove una frangia di pseudo-tifosi identifica questa squadra come retrocessa in partenza o contesta le scelte di calciomercato operate dal club di Viale del Fante, senza conoscere in dettaglio i nuovi acquisti o le intenzioni prossime della società. C'è anche chi gufa e al primo passo falso, ad esempio un 2 a 2 in amichevole col Brescia all'indomani dell'impegno con l'Apollon Limassol, sostiene di aver ragione ricordando che per la A ci vogliono gli acquisti giusti e che questo gruppo può tornarsene in cadetteria. Ma i tifosi, quelli di questa frangia, salgono e scendono con estrema facilità dal carro del vincitore.
     
    Concretamente è vero che il Palermo necessita di due-tre rinforzi e lo ha ribadito in diverse occasioni anche il mister Beppe Iachini, ma l'obiettivo della salvezza è alla portata dei rosanero. Sul difensore centrale, Zamparini sta già provvedendo. Si fanno diversi nomi. Al cospetto degli scetticismi dei supporters, sono stati accostati al Palermo Campagnaro, Novaretti e Silvestre.
     
    Il centrale d'esperienza da affiancare a Munoz serve e nel giro di poche ore ne sapremo di più sul nome, così come servirebbe una prima punta qualora Hernandez dovesse essere ceduto all'estero, però non sono assolutamente da sottovalutare gli arrivi di Quaison, Chochev e Feddal.
     

    In questo momento criticare i ragazzi o la dirigenza ha poco senso, visto anche che le ultime promesse sono state tutte mantenute; il modo più giusto per stare vicini a questa squadra è quello di abbonarsi e far tornare il tifo delle grandi occasioni al "Renzo Barbera", uno stadio che qualche tempo addietro faceva tremare le gambe anche ai campioni di Inter, Milan o Juve. Al resto penseranno Zamparini, Iachini, Ceravolo e tutta la restante parte dell'organigramma rosanero, ognuno con le proprie competenze, perché i presupposti per un ritorno al passato attualmente non si vedono e quindi bisogna stare tranquilli. La società ha imparato dai suoi errori.

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