Palermomania:| Vaglielo a spiegare...
Nei ritiri sono tutti bravi scolaretti a diffondere il verbo secondo cui 'la concorrenza fa bene alla squadra'. Ricordiamo i nuovi arrivati, ad esempio Maccarone e Pinilla. Bravi soldatini a disposizione di Rossi, che promisero di rispettare le scelte dell'allenatore anche se avessero significato panchina o, peggio, tribuna. Finora tutto è filato liscio. Forse perché siamo solo alla sesta di campionato e il Palermo tutto sommato si sta riprendendo dopo un inizio claudicante. La variabile impazzita tra i piani dei dirigenti - che hanno approntato un pacchetto di quattro punte variopinte e intercambiabili - è stato il meraviglioso Ilicic. Nessuno, probabilmente nemmeno Zamparini e Sabatini, si aspettavano che si inserisse così presto, diventando peraltro uno stoccatore spesso micidiale. Ad averli di questi problemi, ma Rossi dovrà certamente prendere la questione di petto: chi rimarrà fuori adesso che Miccoli tornerà in pianta stabile ed Hernandez smaltirà il risentimento al bicipite femorale destro?
Partiamo da un assunto: Pastore è un fenomeno, la pietra angolare del Palermo, e deve giocare sempre; tutt'al più può saltare due o tre partite per turn-over. Un centravanti è imprescindibile come la farina per fare il pane: il Pinilla di questi tempi diventa fisiologicamente intoccabile opera cristallizzata di tecnica e forza fisica - e subito dietro di lui si staglia Hernandez. L'indiziato numero uno diventa Ilicic. E qui casca l'asino: chi lo spiega a questo ragazzone sloveno che deve farsi da parte dopo aver segnato 3 gol in 5 presenze? Tra l'altro non sarebbe una scelta saggia: il 4-3-2-1 di queste ultime uscite in serie A garantisce l'equilibrio che mancava con il modulo a due punte. Ilicic è ottimo in fase offensiva ma si impegna anche in quella di non possesso. Rispolverare il 4-3-1-2 con Miccoli là davanti significherebbe riaprire delle pericolose crepe.
Qualcuno ha preconizzato un impiego di Ilicic da mezz'ala sinistra, nella casella dove il titolare è Nocerino. Una congettura non campata in aria, vista l'attitudine al gioco totale del numero 72, ma aleggia anche lo scetticismo. Di questa soluzione non è molto convinto Darko Milanic, allenatore del buon Josip a Maribor. E comunque Nocerino - e dall'altra parte Migliaccio - sono troppo importanti nel lavoro di cucitura della squadra. Miccoli, di sicuro, vorrà giocare titolare. Figuriamoci se ascolterà in silenzio disquisizioni sull'utilità che potrebbe avere entrando negli ultimi venti minuti di partita con gli avversari più stanchi. Vaglielo a spiegare, caro Rossi.