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    Palermomania: troppe ingenuità

    Palermomania: troppe ingenuità

    • Salvo Ferrara
    Il Palermo non è scarso, ma è una squadra troppo ingenua per affrontare il campionato di Serie A. Abbiamo registrato una crescita notevole partita dopo partita, tuttavia mancano il cinismo e la cattiveria, elementi dal quale non puoi prescindere a questi livelli.
     
    Ieri, nel Monday Night della seconda giornata al Bentegodi, sono emerse tante situazioni positive, ma è arrivata una sconfitta immeritata e pesante. Nel massimo campionato nazionale se commetti certi errori le avversarie ti puniscono e la classifica alla lunga ti nega il sorriso. Beppe Iachini si becca le classiche critiche del pre-partita sulla solita decisione di lasciare in panchina dal primo minuto Andrea Belotti, ma il tecnico di Ascoli Piceno ha dimostrato che i due giovani argentini, Franco Vazquez e Paulo Dybala, in queste condizioni non possono essere lasciati fuori.
     
    Non stiamo parlando di due calciatori che basano la loro forza sulla fisicità, ma all'allenatore piacciono per il dinamismo, per la creatività e per il fatto che non danno punti di riferimento agli avversari. Sarà proprio quest'ultimo fattore, l'imprevedibilità offensiva, a regalare ai siciliani il raggiungimento dell'obiettivo stagionale? Iachini la pensa così, altri forse no. Ieri abbiamo anche perso sulla fisicità. Il non poter e soprattutto voler fare a meno della coppia Vazquez-Dybala porta Iachini a compiere una scelta azzardata, violentando quella che è la sua vena difensivista.
     
    Sull'uno a uno inserisce Belotti, una punta pura, indietreggiando Vazquez a centrocampo. Sarebbe una scelta apprezzata e tollerabile a inizio partita, ma quando dovresti difenderti e portarti a casa un punto più che prezioso e provi a potenziare il tuo reparto offensivo concedi spazio al Verona per le sue ripartenze letali. Dopo il 2-1 insaccato a causa di un fraintendimento fra Pisano e Sorrentino è inutile l'ingresso in campo della torre danese Makienok. Ormai è troppo tardi per tutto.
     
    La partita è stata persa per due ingenuità, ma l'allenatore deve prendere una decisione e deve provare ad integrare, fin dall'inizio del match, la qualità alla fisicità in attacco, così come ha fatto, ad esempio, il suo collega Mandorlini. Questa mattina il presidente del club di viale del Fante, Maurizio Zamparini, ha rinnovato la sua fiducia all'allenatore e non poteva essere altrimenti. Il bel gioco inizia a vedersi e, riuscendo a calarsi del tutto nella mentalità del nuovo campionato, presto arriveranno anche i risultati.
     
    I recuperi di Munoz, Lazaar e Morganella e l'integrazione totale dei nuovi acquisti e ci riferiamo a Makienok, Joao Silva, Bamba, Chochev, Quaison, Gonzalez ed Emerson dovrebbero migliorare ulteriormente l'organico portando il mister a fare scelte ponderate avendo maggiori alternative a disposizione e, magari, a togliere qualcuno che non ci sembra ancora pronto ad una maglia da titolare in A. 

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