Palermomania:| Precisazioni per Zamparini
In una lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale della società, Zamparini ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa: 'La politica della società non è quella (come qualcuno scrive poiché non conosce il calcio) di fare quattrini ma di fare quadrare il bilancio per non fallire'. Lungi dall'aver mai pensato una cosa del genere, perché in Italia l'azienda calcio fa lucrare al contrario, nel senso che i soldi dal portafoglio te li toglie. Le critiche al patron non sono un indice puntato contro la sua presunta avidità, no; più che di soldi si tratta della bontà di alcune scelte. Gira e rigira siamo sempre lì, perché per la prima volta dal suo avvento, parte di Palermo ha voltato le spalle a Zamparini. La pietra dello scandalo è l'esonero di Rossi.
L'imprenditore friulano, tutto fuorché stupido, ha capito di aver lanciato un boomerang che gli sta tornando contro. Della serie 'excusatio non petita, accusatio manifesta', il presidente ha affrontato a cuore aperto la scossa tellurica: 'Penso che con Rossi ottimo allenatore e maestro e, secondo me, non altrettanto ottimo stratega, la mia pazienza sia stata buona poiché, prima privatamente e quando non ascoltato sui media, esprimevo la necessità di soluzioni difensive che non portassero alla situazione attuale (43 reti al passivo). Posso anche aver sbagliato, come fatto già qualche volta in passato, ma la mia decisione è stata fredda e sorretta da documentazione: ho ritenuto che Rossi avesse perso spinta - entusiasmo - fiducia nella squadra'.
Precisiamo una cosa a beneficio di Zamparini: i tifosi non sono tanto arrabbiati per l'esonero in sé, quanto per la chirurgica opera di demolizione nei confronti del tecnico che nei mesi lo ha perniciosamente delegittimato. Più che alla tirchieria, il j'accuse della piazza mira al modo di fare del numero uno di viale del Fante, che crea e distrugge. Ci ha fatto riflettere un altro commento, stavolta di Micciché: 'La squadra non è più quella dell'anno scorso'. D'accordissimo. Vicepresidente, e lo sa perché? Perché tecnicamente è più scarsa. Delle seconde linee abbiamo parlato tante volte. Quanto ai titolari, qualcosa si è perso.
Zamparini continua a sostenere che 'Munoz è più forte di Kjaer'. Bisognerebbe vedere qual è la linea di demarcazione tra la necessità di difendere un investimento e un onesto giudizio tecnico. Siamo convinti che il presidente, in cuor suo, sappia benissimo di non dire la verità. Tra l'argentino e il danese c'è una differenza enorme. Tutta a favore di Kjaer però. Zamparini ha chiuso la sua missiva per i palermitani dicendosi 'un po' preoccupato e ferito'. Sinceramente ci dispiace. Ma il patron si renda conto, sempre che non lo abbia già fatto, che la pessima gestione del rapporto con Rossi è uno squarcio nel cuore dei palermitani. Molto peggio di una 'ferita'. Capito presidente?