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Palermomania: l'uomo salvezza
Superate le prime diffidenze ci si accorge subito che il 'gallo' non sarebbe passato inosservato nel capoluogo siciliano. Un calciatore che può ricoprire qualsiasi ruolo in attacco, con un innato fiuto per il gol e con l'Under 21 che punta decisamente su di lui. Qualsiasi allenatore vorrebbe averlo in organico. Belotti ha subito alzato la cresta e ripagato, alla prima stagione in Sicilia, la fiducia del club di viale del Fante, facendo la voce grossa in cadetteria e conquistandosi la fiducia dell'allenatore, la stima della dirigenza e l'affetto dei tifosi. Il sogno del ragazzino di diventare un calciatore su cui puntare si è realizzato e le prospettive future sono positive.
Diventerà un campione, ma un campione di quelli veri con poche parole, zero gossip e tante dimostrazioni sul campo all'attivo. Dai primi movimenti in questa fase di preparazione al campionato di Serie A, torneo al quale Belotti si affaccerà per la prima volta, sembra che il giovane attaccante, trascinatore predestinato, possa ripetersi e migliorarsi ulteriormente, diventando un perno nello scacchiere di Beppe Iachini e nella nazionale Under 21 di Gigi Di Biagio. Andrea Belotti è un ragazzo semplice con una grande cultura del lavoro incisa nel suo Dna ed è anche per questo fattore che il ragazzo è particolarmente apprezzato dal tecnico nativo di Ascoli Piceno. Siamo convinti che la salvezza di questa squadra passerà dai suoi piedi e che Andrea lascerà il segno anche in Serie A con una stagione che lo proietterà probabilmente verso poli più blasonati.
Il matrimonio col Palermo ha giovato molto al 'gallo' di Calcinate perché ha trovato l'ambiente ideale per mettersi subito in mostra e la categoria giusta per farsi notare. Adesso la Serie A è un'altra cosa, ma un gioiello del suo calibro, estroso e concreto allo stesso tempo, riuscirà a fronteggiarla da trascinatore.
Per questa operazione, lo ricordiamo, il grande protagonista è Giorgio Perinetti che ha scommesso e puntato senza se e senza ma sul giocatore, scoperto nel periodo in cui il dirigente era lontano dalla società di Zamparini.