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    Palermomania:| Fare meno errori è facile

    Palermomania:| Fare meno errori è facile

    La storia insegna, mica tradisce, abbiamo già scritto su queste pagine. Malesani dice giustamente che ogni allenatore deve applicare le proprie idee, ma abiurare in virtù di un obiettivo comune, la salvezza, è da persone intelligenti. Dunque meno convinzioni personali, più insegnamenti tratti dalla storia recente del Palermo. Guardando la squadra arida e sterile che ha pareggiato col Pescara per il rotto della cuffia, ci siamo posti alcune domande.

    Perché continuare pervicacemente con la difesa a 3? Quante partite ha vinto il Palermo negli ultimi 15 mesi con questo tipo di schieramento? Poche. È con la difesa a 4 che ha costruito le sue fortune, soprattutto al Barbera. Altra nota dolente il centrocampo. Donati, l’uomo con più fosforo, è palesemente fuori forma; nel calcio di oggi, il fosforo viene bruciato da chi ha più corsa. Traiamo le conclusioni.

    Chi dovrebbe correre è Rios. L’uruguaiano, invece, perde tutti i contrasti ed è un profeta del passaggio in orizzontale. Perché insistere sul giocatore più pagato dopo Miccoli ma probabilmente il peggiore per rendimento? Arevalo spari meno dialetticamente e pensi a rendersi utile. Kurtic, pur non essendo un fenomeno, ha dimostrato di essere l’unico centrocampista a coniugare inventiva, corsa e fisico. Farlo fuori non ha senso. Il 3-5-2, dopotutto, è un modulo che può rendere quando hai due interni che assaltano la trequarti avversaria, vedi Marchisio e Vidal. Ma con tre incontristi - Barreto, Donati e Rios - sembra di rispondere ai bazooka con delle pernacchie.

    La malattia dell’insensatezza ha contagiato pure l’attacco. In effetti se sei ultimo non può essere solo colpa del destino avverso. Diciamolo chiaramente: fin quando giocherà da prima punta, Dybala sarà costretto a dannarsi l’anima senza vedere mai la palla. Idem il Miccoli sempre meno letale più avanzano gli anni. Boselli non è Ibrahimovic, ma conosce i movimenti della prima punta, attira i difensori su di sé e crea spazi. Sfruttiamolo. Così come il tridente: la formula offensiva è l’unica da adottare quando hai fame di punti. La pareggite - scopriamo l’acqua calda - ti porta dritto dritto in Serie B.

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