Palermomania: a spasso tra le suggestioni
Il mercato del Palermo ancora non decolla. Certo, è troppo presto, play-off e play-out sono in corso e i Mondiali alle porte, un po’ come i dirigenti che passano tipo Perinetti, quelli che arrivano come Ceravolo, quelli che potrebbero arrivare come Salerno e salutare come Micciché. Un tritacarne potenziale nella mente di Zamparini, che col ritorno in Serie A convergerà su se stesso le decisioni più importanti. Intanto nomi di giovani e annunci/suggestioni ballano tra taccuini, microfoni e telecamere.
Sorensen, Rugani, Izzo, Mbaye, Duncan, Tiago Silva del Belenenses affollano le telefonate tra dirigenti e procuratori; qualcosa di vero può effettivamente esserci, non come nel caso dei tanti big con ingaggi monstre frettolosamente accostati al Palermo. Silvestre, Giovinco e Matri affascineranno le menti sognatrici di parecchi tifosi, ancora afflitti dalla nostalgia degli altipiani del calcio italiano, quando i rosa vincevano a Torino contro la Juve per tre anni consecutivi.
Scavando più a fondo nelle notizie - o presunti tali - si trovano mille per arrivare alla conclusione che questi giocatori vedranno la Sicilia solo in vacanza. Silvestre non si è lasciato benissimo con la società prima di dire addio con il biglietto per Milano in mano. L’argentino non poteva immaginare nemmeno che il gotha della Serie A lo avrebbe rigettato; adesso con i suoi 1,5 milioni di ingaggio si auto-esclude.
Stesso discorso per Giovinco e Matri, che guadagnano ben più di 2 milioni a stagione e i cui cartellini non verrebbero certo regalati da Juventus e Milan. Di nomi, ancor più suggestioni, ne spunteranno parecchi, nella fungaia di voci che è il calciomercato. Dopotutto passeggiare tra i viali della fantasia non ha mai ucciso nessuno.