Palermo, Rossi-bis:| Tornata la giostra del gol
Riecco la giostra del gol. È tornato Delio Rossi e con lui i gol smarriti nella gestione Cosmi. Lo dicono i numeri: sette reti in tre partite, dal rientro del tecnico, tra campionato e Coppa Italia. Un rendimento coinciso con un ritorno alla luce di Hernandez, Pastore e Pinilla, usciti dal letargo dell'ultimo mese anche a suon di assist preziosi e vincenti. Una cooperativa alla quale possono tranquillamente aggiungersi in questo finale di stagione anche Miccoli e Ilicic per un ventaglio di soluzioni offensive che ha posizionato l'attacco del Palermo per lunghi tratti del campionato al secondo posto della serie A. È la naturale conseguenza di un gioco ritrovato, quello che all'inizio di quest'anno aveva anche scomodato paragoni scomodi col modello Barcellona.
La mano di Delio Rossi è di nuovo evidente sull'espressione del collettivo, una squadra forgiata sulla propensione offensiva grazie alla qualità dei sui talenti, che concede tanto in retrovia, ma che anche quando perde lo fa sempre segnando almeno un gol. Il marchio di fabbrica di quest'anno è questo, prendere o lasciare, ma se all'orizzonte c'è una finale di Coppa Italia lo si deve anche a questo atteggiamento sbarazzino. Del resto, Rossi dal giorno del suo ritorno a Palermo è stato chiaro. 'Meglio continuare a fare qualcosa non giusta in cui si crede, piuttosto che cercare di farne una giusta in cui non si crede'. Il riferimento è all'esigenza-ossessione di dovere trovare per forza un rimedio per blindare la difesa quando le caratteristiche della squadra non lo permettono. Gli accorgimenti studiati da Cosmi non hanno fatto altro che dare forza a questa tesi. Perché il Palermo non solo ha continuato a imbracare acqua dietro (a eccezione della partita col Milan) ma non è più riuscito a segnare, soprattutto con i propri attaccanti.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)