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    Palermo, qualità in mezzo cercasi: se tornasse Simplicio?

    Palermo, qualità in mezzo cercasi: se tornasse Simplicio?

    • Daniele Valenti

    Acquah, Bacinovic, Barreto, Migliaccio: tanta grinta, molta corsa, poca inventiva. E mancanza di piedi troppo nobili. Il centrocampo del Palermo soffre e va in apnea quando gli avversari danno del tu al pallone. La società sta cercando di correre ai ripari, ma trovare un regista non è facile. Perché i registi, oggi, sono come i sorrisi dei pensionati dopo la manovra Monti: valli a trovare. Luca Cattani ha allargato lo spettro dell'identikit: il Palermo cerca un metronomo che sia anche intenditore e leader, preferibilmente italiano o comunque già avvezzo al nostro campionato.

    I nomi di Milanetto e Italiano sono boutade, perché troppo avanti con gli anni e non propriamente 'da Palermo'. Il brasiliano Arouca è un sogno: avrebbe bisogno di tempo per ambientarsi, costa tanto e il passaporto extracomunitario di certo non lo aiuta. D'Agostino, almeno a parole, ha sempre rincorso il Palermo senza che il Palermo rincorresse mai lui. Per il direttore sportivo rosa è una bella gatta da pelare. Il rinforzo difficilissimo da trovare serve subito.

    E allora perché non pensare a un cavallo di ritorno? Se Pizarro non ha voluto saperne di scendere da Roma alla Sicilia, Simplicio, ai margini della squadra di Luis Enrique, potrebbe farci un pensierino. Il brasiliano ben voluto da tutti conosce la piazza e sarebbe un assegno di qualità sul centrocampo di Mangia. Anche perché il Cesena di sicuro non lascerà andare a metà stagione un Parolo o un Candreva. E qui ha ragione Cattani: 'Chi ha i giocatori buoni a gennaio se li tiene'. È proprio vero: il neo-ds del Palermo ha una bella gatta da pelare.

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